Tour de France 2022 / VisconTOUR, Giovanni Visconti: «Vingegaard, che rischio! Ganna? Un’amara delusione. E oggi Van Aert può calare il poker»

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Filippo Ganna in azione nella cronometro della ventesima tappa al Tour de France 2022 (foto: A.S.O./Ballet)
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VisconTOUR, ovvero l’analisi tecnico-tattica (e non solo) di Giovanni Visconti. Segui con noi e per tutta la durata del Tour de France 2022, il punto dell’ex campione siciliano per capire, approfondire e discutere con lo stesso “Visco” non solo i fatti principali ma anche quelli più curiosi e divertenti della 109ª edizione della Grande Boucle. Ci divertiremo e… passaparola: siete tutti invitati!


– Giovanni, ti aspettavi che la maglia gialla facesse una crono così “alla morte”? Non pensi che Jonas abbia rischiato un po’ troppo con tutta quella foga?

– Sì, Vingegaard ha preso dei rischi assurdi. E’ stato stratosferico, per carità, ma onestamente ha rischiato tantissimo soprattutto con quell’ultima sbandata. Diciamo che non essendo abituato a vincere probabilmente aveva paura di perdere e quindi ha fatto la crono “a tutta” e per poco non va a addirittura a vincerla perché senza quella pericolosa sbandata probabilmente avrebbe tolto la soddisfazione del successo al suo compagno Van Aert. Comunque il Tour va a un grandissimo corridore che si è meritato pienamente la vittoria finale!

– Pogacar, invece, non ha brillato. Per lui si chiude un Tour de France in calando…

– Sì, è vero. Anche ieri Tadej si è confermato al di sotto di Vingegaard ma direi anche ben al di sotto del miglior Pogacar. Lo sloveno dopo quella crisi sul Granon non si è mai ritrovato mostrando più volte di non avere una gran gamba. La sintesi che farei comunque è questa: il Pogacar dello scorso anno era nettamente più forte e il Vingegaard di quest’anno è nettamente più forte del Vingegaard della passata stagione. Fine della storia. 

– “Visco”, passiamo alle dolenti note e parliamo di Ganna. Per Pippo un’altra delusione, non ti pare?

– Sì purtroppo direi proprio di si. Premesso che non dobbiamo dimenticarci che Pippo ha lavorato molto per la squadra (e spesso questo lavoro in tivù non si vede), credo che sia giusto parlare di delusione. Esce dal Tour stanco, scarico e credo che la scelta di lasciar perdere l’assalto al Record dell’Ora sia la conferma che anche lui non si sente al top. Peccato ma si rifarà presto, ne sono certo!

– Infine parliamo di Van Aert: per il belga un altro successo di tappa (il terzo) e altra prestazione stratosferica…

– Non ho più aggettivi per definire questo ragazzo dalle potenzialità incredibili. Era il mio favorito e non ha tradito le attese confermandosi un mostro anche contro le lancette. Maglia verde già vinta e tre tappe in saccoccia sono un bottino di grande prestigio anche perché non è ancora finita. Oggi infatti sui Campi Elisi Wout potrebbe calare il poker e se lo facesse credo non si sorprenderebbe nessuno. Anzi, farebbe notizia se non dovesse vincere…