Tour de France 2022 / VisconTOUR, Giovanni Visconti: «Caro Van Aert da domani dovrai essere l’ombra di Vingegaard. Certe libertà non potrai più prendertele, almeno fino a Parigi»

Van Aert
Wout Van Aert in maglia verde al Tour de France 2022 (foto: A.S.O./Lopez)
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VisconTOUR, ovvero l’analisi tecnico-tattica (e non solo) di Giovanni Visconti. Segui con noi e per tutta la durata del Tour de France 2022, il punto dell’ex campione siciliano per capire, approfondire e discutere con lo stesso “Visco” non solo i fatti principali ma anche quelli più curiosi e divertenti della 109ª edizione della Grande Boucle.

Ci divertiremo e… passaparola: siete tutti invitati!

Giovanni era tanto che non vedevano una volata di gruppo e ieri finalmente abbiamo assistito a un finale a ranghi compatti. Che cosa ci dici della vittoria di Philipsen?

«Dico che è stata un bellissimo sprint e dico che il velocista belga ha colto il suo primo successo al Tour al termine di un grande lavoro svolto dalla sua squadra. L’Alpecin ha perso l’altro giorno Van der Poel eppure resta una squadra estremamente compatta anche senza l’asso olandese e il successo di ieri lo ha pienamente confermato. Insomma, bravi davvero!»

Lo sprint era nell’area ma per come si erano messe le cose sembrava che potesse arrivare l’attacco sferrato da Benjamin Thomas e dal francese Gougeard…

«Sì, è vero ma il gruppo dietro li ha sempre tenuti nel mirino e quando è così è praticamente impossibile per i fuggitivi avere scampo. Comunque hanno avuto un bel coraggio ma sono sicuro che l’avevano studiato prima quell’allungo: chissà, magari si erano parlati al mattino prima del via oppure in corsa poco prima di rompere gli indugi».

Per la Jumbo-Visma ieri non è stata una gran giornata con Roglic che non è partito, con il ritiro di Kruijswijk e, infine, con la caduta di Vingegaard. Anche la maglia gialla adesso ha una squadra dimezzata, non ti pare?

«Sì, ma nonostante tutto secondo me il team olandese resta ancora più forte della Uae di Pogacar. Piuttosto, da domani cambierà il modo di correre di Van Aert perché credo che certe libertà, a questo punto, il campione belga non potrà più prendersele…»

Hai ragione. Ma ti ha sorpreso che ieri Wout abbia ancora avuto la libertà si buttarsi nella mischia della volata? È vero, è arrivato secondo sfiorando un altro successo personale ma ha anche rischiato moltissimo, non ti pare?

«Un po’ mi ha sorpreso perché con una squadra che comincia ad essere contata uno come Van Aert (che ha già la verde in cassaforte) deve pensare solo a stare vicino alla maglia gialla. Ma vedrete, da domani non si muoverà più fino a Parigi dove potrebbe riprovare a fare lo sprint sui Campi Elisi per un successo che sarebbe la ciliegina sulla torta su un Tour de France 2022 per lui e per la Jumbo semplicemente straordinario!»

Oggi giorno di riposo e da domani comincia l’ultima settimana. Il “rest day”, secondo te, fa più comodo a Vingegaard o a Pogacar?

«Con un Tour così tirato direi che fa comodo a tutti i “superstiti” di una Boucle massacrante… Tra i due sfidanti al trono, comunque, penso che il riposo favorisca Vingegaard e la sua squadra perché i tecnici della Jumbo-Visma possono sfruttare questo giorno di stacco per riorganizzarsi, per rimettersi in linea e per preparare al meglio gli ultimi, roventi, giorni che ci separano alla passerella finale dei Campi Elisi».