Merckx incorona Pogacar: «Soltanto Vingegaard può creargli qualche problema»

Tadej Pogacar con Eddy Merckx
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Alzi la mano chi ieri non ci ha pensato. Chi, dopo aver visto il giorno prima Tadej Pogacar danzare sul pavé, non ha pensato a Eddy Merckx quando ieri lo sloveno si è alzato sui pedali negli ultimi trecento metri ed è andato a prendersi tappa e maglia gialla. Ridendo. Ieri mattina proprio Merckx aveva accolto il Tour nel suo Belgio con le sue cinque vittorie, le tappe (34) le maglie gialle (111). Il Cannibale più vecchio (oggi Eddy ha 77 anni) ha parlato di Pogacar con Ciro Scognamiglio sulla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina. «Sul pavé Tadej mi ha sorpreso, è stato capace di seguire uno specialista come Jasper Stuyven.

Pogacar e l’endorsement di Merckx: per il Cannibale soltanto Jonas Vingegaard può impensierirlo

Il più accreditato per impensierirlo è Vingegaard, più di Roglic. Lo pensavo già prima del pavé. Ma se non gli succede niente, Tadej si avvia a vincere il terzo Tour consecutivo». E se lo dice Merckx… «In montagna ha dimostrato tante volte di essere il migliore. È veramente un grande campione. Lo è pure Van Aert, anche se non vincerà mai il Tour de France. Se non avesse tirato così tanto, Vingegaard sulle pietre avrebbe perso molto di più». Se pensiamo che Pogacar ha 23 anni, e correrà il Tour del 2028 quando avrà solo trent’anni… Sembra proprio che potrà superare le cinque vittorie al Tour ottenute da Eddy Merckx, Jacques Anquetil, Bernard Hinault e Miguel Indurain. Il grande belga fa finta che non gli dispiaccia. «No! Se l’avere vinto 5 Tour mi garantisse una rendita, magari potrei esserlo. Ma non è così e allora…». Faremo finta di credergli, si capisce.