GIRO DONNE / Le pagelle di Giada Borgato: «Cavalli fenomenale, si è gestita con tanta testa»

Annemiek Van Vleuten vince l'ottava tappa del Giro Donne 2022 e consolida la maglia rosa (foto: Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency©2022)
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Dopo la tappa del Maniva, anche nella frazione di Aldeno al Giro Donne c’è stata grande battaglia. Pronti via e sono cominciati gli scatti. «Un’altra sfida bellissima – afferma subito Giada Borgato perché con la salita piazzata a metà tracciato, la corsa si è infiammata subito. La Faulkner è partita lì, l’hanno ripresa sull’ultima salita, ha provato prima a seguire la Van Vleuten, poi ha cercato di stare a ruota della Longo Borghini, insomma ha fatto una signora tappa, rimanendo per 50 chilometri praticamente fuori da sola: 8 pieno, bravissima».

Certo contro una Van Vleuten così scatenata c’è poco da fare…

«A Van Vleuten non le do un 9 solo perché in discesa ha fatto un erroraccio che anche lei ha definito stupido. Veniva giù a bomba, ha impostato male la curva e quando ha cominciato a girare si è piantata, lì non ha avuto scampo. Però è stata rapida a tirarsi su, è stata fortunata a non farsi male e comunque aveva un bel vantaggio su Cavalli perché nel tratto in falsopiano lei aveva fatto la differenza più che in salita, quindi è riuscita a gestire il minutino che aveva guadagnato. Le do 8 per quel mezzo disastro che ha fatto in discesa».

Giornata negativa per Mavi Garcia che ha perso il secondo posto. La spagnola è andata fuori giri sull’ultima ascesa.

«Garcia ha provato ad attaccare sulla prima salita, hanno risposto sempre Van Vleuten e Cavalli e poi sull’ultima asperità la spagnola è andata in difficoltà, ha provato a seguire il ritmo, ha esagerato un po’ ed è saltata per aria pagando tre minuti al traguardo. A lei do un 6 ma le va anche riconosciuto il merito di averci provato».

Il podio dell’ottava tappa del Giro d’Italia Donne 2022 (Rovereto – Aldeno). Da sinistra Marta Cavalli, seconda, Annemiek Van Vleuten, prima, Elisa Longo Borghini, terza (foto: Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency©2022)

Cavalli invece è stata l’ultima a cedere alla maglia rosa.

«Cavalli è da 8,5, le do un voto anche più alto della Van Vleuten perché per me Marta è stata bravissima. A 24 anni è lì a lottare al Giro Donne con una che ha 16 anni in più di lei. E’ andata in crisi, ma è stata una crisi contenuta perché ha saputo gestirsi. Ha preso il suo passo, è rimasta a 20 metri per non so quanti chilometri, e ha perso sul falsopiano perché l’olandese ha messo giù un rapporto, pesa di più, ed è più esperta e passista rispetto a Marta. Per me Cavalli oggi è stata fenomenale: tanta testa».

Tanta testa anche per Elisa Longo Borghini che era partita per vincerla questa tappa.

«La Longo Borghini merita un 8 perché ha impostato la gara come voleva. Lei cercava il successo di tappa, ci ha provato con la Brand, quando è iniziata la salita e le altre erano appena rientrate è chiaro che non poteva attaccare lei per prima e ha scelto di non seguire subito Van Vleuten, Garcia e Cavalli, perché sapeva che quel ritmo lì non avrebbe potuto reggerlo. Si è fatta la salita con il suo passo in progressione e si è trovata terza all’arrivo, un risultato importante. Non ha vinto la tappa ma si è visto che nonostante a volte sia istintiva, quando c’è da ragionare, lei ragiona. Se avesse cercato di seguire Van Vleuten e le altre sarebbe saltata per aria. Domani Elisa può provarci di nuovo».

Nella tappa di oggi ci sono insufficienze da dare?

«Sì devo dare un 5 a Gaia Realini. Ieri le avevo 7,5 perché quando l’arrivo è in salita lei riesce a rimanere con le migliori, ma se c’è una discesa si stacca e in pianura non riesce a rientrare perché è leggera: deve assolutamente migliorare su questi terreni».