GIRO DONNE / LE PAGELLE DI GIADA BORGATO. «Cavalli da 7,5 per colpa della squadra, lei è
stata bravissima…»

Kristen Faulkner, prima, e Elisa Balsamo, terza, sul podio della prima tappa del Giro Donne 2022 (foto: Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency©2022)
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La crono d’apertura del Giro Donne a Cagliari è stata condizionata dal vento: le atlete che sono partite prima sono state decisamente più avvantaggiate rispetto a quelle che hanno preso il via nel secondo blocco e che si sono trovate a fare i conti con le folate che, una volta imboccato il lungomare del Poetto, arrivavano in senso contrario. Marta Cavalli è partita terzultima e tra le donne di classifica è stata quella che ha perso di più: 19 secondi dalla maglia rosa, rispetto ai nove della Longo Borghini e della Van Vleuten.

«Marta è stata quella che ha pagato di più – afferma Giada Borgato che affianca il telecronista Martini come voce tecnica nella diretta della tappa che va in onda ogni giorno su Rai 2mi meraviglio che la sua squadra, con tutti i sistemi che ci sono per controllare il meteo, abbiano sottovalutato il vento».

Partiamo proprio da Marta Cavalli, che voto le dai?

«Le darei un 7,5 ma è un voto che risente della scelta sbagliata della squadra. La sua performance è stata ottima, leggera com’è si è difersa alla grande, vuol dire che è andata forte. Hanno fatto partire prima la Ludwig, ma potevano invertirle: il voto di Marta è una media tra la sua buona prestazione e la strategia sbagliata della squadra».

E della vincitrice, l’americana Faulkner, cosa pensi?

«Beh, il 10 fino alla fine non si dà, ma un bel 9 se lo è meritato. Soprattutto per il fatto che lei in bici ha un passato recente, ha cominciato a correre seriamente da un paio di anni, prima lavorava. Trovarsi in maglia rosa alla prima tappa non e da tutti, per la classifica generale punterei più su di lei che su Amanda Spratt».

Elisa Balsamo, terza, è stata la migliore italiana…

«Anche a lei un voto molto alto, un bell’8 perché è un periodo che sta andando forte. In una prova così mettersi dietro gente come la Kopecky o la Van Vleuten vuol dire che sta bene».

Quinto posto per Elisa Longo Borghini: è lì…

«Elisa è arrivata al Giro dicendo che non non farà la classifica. Capisco che non voglia mettersi pressione, né dall’esterno né nella sua testa. Però è partita alla grande: anche a lei do 8. Tra le grandi favortite della vigilia c’era la Van Vleuten… Anche io l’avrei messa sul podio, però è appena scesa dall’altura e ci sta che abbia bisogno di un po di tempo per ingranare: le do un 7,5».