GIRO DONNE / Anche alla corsa rosa primi forfait per covid. Daniele, medico Trek: «Le attenzioni si sono ridotte e i numeri in rialzo si trasferiscono anche nel ciclismo»

Trek-Segafredo
Lo storico medico della Trek-Segafredo, Gaetano Daniele
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Dopo le notizie in arrivo dalla Francia, anche al Giro Donne ci sono i primi forfait per covid. Nella crono di Cagliari non è partita l’olandese Floortje Mackaij, risultata positiva alla vigilia. In gruppo c’è attenzione e anche tensione. Ne abbiamo parlato con lo storico medico della Trek-Segafredo, Gaetano Daniele.

«Le squadre non vivono in mondo parallelo – spiega Daniele, 68 anni – e i numeri in rialzo al di fuori del ciclismo piano piano si trasferiscono anche nel nostro ambiente. E’ oggettivo che le attenzioni si siano ridotte e anche le normative si sono allentate. Lo capisco, ma il risultato è che ci risiamo: da due tre settimane c’è un rialzo continuo dei numeri che sono sottostimati perché tante persone fanno i tamponi a casa, non dicono niente e vanno in giro col covid a diffonderlo».

Ieri è stato lo stesso Daniele a fare i tamponi antigenici alle cicliste e allo staff della Trek e tra qualche giorno li ripeterà.

«Teniamo alta la guardia e soprattutto spingiamo tutti a usare le mascherine negli ambienti al chiuso. Purtroppo negli hotel nonostante ci siano delle indicazioni di massima da parte della commissione dell’Uci di usare delle accortezze, gli organizzatori non ci fanno più caso. Abbiamo richiesto tante volte ambienti separati per mangiare, ma difficilmente è stato possibile per cui le atlete condividono la sala pranzo e il buffet con tutti gli altri ospiti della strutture».