Martin e Pinot contro le infiltrazioni alla caviglia di Nadal: «Nel ciclismo sarebbe intollerabile. Gli sport dovrebbero essere tutti uguali»

Pinot
Thibaut Pinot al Tour of the Alps 2021 (foto: Josef Vaishar)
Tempo di lettura: < 1 minuto

Hanno destato molto scalpore le parole di Rafa Nadal dopo la sua vittoria al Roland Garros, uno dei principali tornei di Tennis del circuito internazionale. Rispondendo alle domande di una giornalista, il campione spagnolo ha parlato delle infiltrazioni alla caviglia che gli hanno permesso di mettere un freno ai dolori per poter giocare.

Subito si è scatenata la risposta di alcuni ciclisti, tra tutti Thibaut Pinot e Guillaume Martin, che hanno ricordato come la pratica delle infiltrazioni sia vietata nel mondo della bicicletta. «Gli eroi di oggi», ha commentato Pinot aggiungendo una emoticon perplessa. Ancora più a fondo è andato Martin in una intervista a L’Equipe.

«La pratica è sbagliata per due motivi. La prima è la saluta degli atleti: fare infiltrazioni non fanno bene al corpo a lungo andare. Secondo, farlo non ha solo effetti curativi, ma può anche avere influenze sulle prestazioni. Direi che è una pratica molto borderline e che nel ciclismo è vietata. Se si è malati o infortunati non si corre o affrontano gare, è molto semplice».