GIRO D’ITALIA / I verdetti di Beppe Conti: «Nibali può puntare al podio»

Nibali
Vincenzo Nibali alla partenza della tappa (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: < 1 minuto

«Io l’avevo detto che Nibali stava bene – gongola Beppe ContiPeccato per la giornata dell’Etna, ma adesso non deve più pensarci: oggi i suoi avversari hanno capito che dovranno fare i conti anche con lui».

Beppe, può salire sul podio?

«A questo punto perché no? Nella terza settimana è sempre andato a migliorare, oggi è stato brillante anche su salite brevi e dure che storicamente non ha mai amato».

Però ti aspettavi che vincesse muovendosi in discesa.

«Ci credevo molto. Secondo me in alcuni frangenti ha speso troppo e quando Yates ha attaccato non aveva le energie necessarie per seguirlo. Peccato, ma che tappa ha fatto!»

Che verità racconta l’attacco di Carapaz?

«Quando un campione fa un’azione del genere e poi viene ripreso non è mai un bel segnale. Le sue salite devono ancora arrivare, ma io credo che il Carapaz del 2019 fosse più forte».

E adesso, essendo in rosa, dovrà anche controllare la corsa.

«Il Giro è ancora lungo, mai come quest’anno. Carapaz rimane il favorito, ma dopo due settimane non è mai stato dominante come si temeva alla vigilia».

La Ineos dovrà marcare soprattutto la Bora, fin qui la squadra migliore.

«Oggi hanno spaccato la corsa, ma dovevano capitalizzare. Non è bello spendere così tante energie e non vincere. Però è vero, la formazione tedesca sta correndo col piglio giusto».

Chi vedi sul podio con Carapaz e Hindley, fin qui i due più forti?

«Non mi voglio sbilanciare, dico soltanto che Pozzovivo e Nibali hanno una grande chance: se Almeida e Landa non migliorano sono assolutamente alla loro portata».

Lopez merita l’onore delle armi.

«Sì, tanto lui quanto Valverde. Hanno retto fin troppo, nessun rimpianto e nessuna critica. Li rivedremo comunque coi migliori, magari per lottare per una vittoria di tappa. Ne sono sicuro».