GIRO D’ITALIA / I verdetti di Beppe Conti: «A Nizzolo manca l’ultimo uomo. La fuga di Rosa? Incomprensibile»

Demare
Arnaud Demare festeggia la vittoria nella sesta tappa del Giro d'Italia (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: < 1 minuto

Seconda volata consecutiva per Arnaud Démare al Giro, fortissimo come nel 2020 quando vinse quattro tappe e la maglia ciclamino. Battuto Ewan al fotofinish e Cavendish. Primo degli italiani Nizzolo, 5°.

Beppe, la Israel ha fatto un bel lavoro ma non è bastato.

«È vero, la squadra di Nizzolo ha lavorato bene, ma lui non è andato oltre il 5° posto. Che gli manchi un ultimo uomo pronto a lanciarlo?»

Una sorta di Guarnieri. A proposito, Démare si riconferma fortissimo.

«Lui è in forma e la Groupama-Fdj sa impostare bene le volate. Credo che sarà il velocista da battere, ma la vedo dura riuscirci…»

Ti sembra il miglior Ewan?

«Non so se è al massimo, ma di sicuro male non sta. Non togliamo meriti a Démare».

Oggi a Cavendish è mancata un po’ di potenza.

«Sì, la squadra lo ha lanciato nuovamente alla perfezione, ma non mi pare che possa contare sulla stessa potenza di Démare».

Gaviria alla fine è stato declassato: ha rischiato molto.

«Decisione giusta, capisco il dispiacere di rimanere chiusi in volata, ma poteva finire a terra e portare con sé diversi corridori. Gliene succede sempre una, io non credo che sia solo e soltanto sfortuna».

Condividi la fuga solitaria di Diego Rosa?

«Sinceramente no, non l’ho capita. Poteva risparmiarsi per i prossimi giorni, a Fortunato farà comodo avere accanto uno scalatore esperto come lui. Rosa poteva fermarsi, tanto per dirne una. Una tattica che non condivido e non ho capito».

Sulla carta la tappa di domani è una delle più dure del Giro. Cosa dobbiamo aspettarci?

«Giornata dura e insidiosa. Se il gruppo dovesse affrontarla col piglio deciso ne vedremo delle belle. Non mi stupirei se qualche nome grosso finisse fuori classifica».