Ciccone, l’Italia sulle sue spalle al Giro: «Ineos uno squadrone, ma sul mio Blockhaus attaccherò»

Giulio Ciccone in fase di rifornimento nella tappa del Carpegna alla Tirreno-Adriatico
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Una gara secca, una corsa di un giorno la puoi vincere anche semplicemente con il talento. Un’odissea di tappe come il Giro d’Italia no. Devi metterci l’anima, l’umiltà e la grande consapevolezza di avere l’occasione per raggiungere traguardi prestigiosi. Per Giulio Ciccone il Giro 2022 è quello della svolta. Non ci sono sliding doors, non esistono vie diverse. L’Italia è carica sulle spalle dell’abruzzese che può e deve dimostrare di valere più di una vittoria di tappa. La Corsa Rosa è l’obiettivo principale della sua stagione e nel mirino c’è la tappa sul suo Blockhaus: una bolgia di tifosi scatenati lo attende e non vorrà deluderli. La Ineos Grenadiers è la squadra da battere, ma la Trek-Segafredo è pronta ad attaccare. Fino all’ultimo metro. Le prospettive di Ciccone a nove giorni dallo start di Budapest, su quibicisport.

Ciccone verso il Giro d’Italia: «Carapaz è il favorito numero uno, ma noi siamo pronti ad attaccarli»

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il 27enne nato a Chieti e portacolori della Bardiani dal 2016 al 2018 prima di passare nel World Tour con il team italo-americano della Trek Segafredo, non nasconde le sue grandi ambizioni: «Il Giro d’Italia è l’obiettivo della stagione. Da quando lo corro è la terza volta che si parte all’Estero ed è bello perché percepisci la passione e l’interesse per questa corsa anche fuori dai confini nazionali».

Vincitore di due tappe, una nel 2016 a Sestola e l’altra nel 2019 con un’azione memorabile sul traguardo di Ponte di Legno con annessa maglia azzurra di miglior scalatore in quell’edizione del Giro d’Italia, Ciccone sogna l’impresa sul Gigante d’Abruzzo, il Blockhaus: «Quella tappa mi affascina più delle altre. Arriva vicino a casa, il percorso mi si addice. Vedremo».

E sugli avversari principali non c’è molto da girovagare. La corazzata Ineos, e chi se no? «La Ineos come sempre si presenterà con uno squadrone e con Carapaz come favorito numero uno a vestire la maglia rosa nell’ultima tappa di Verona». Ma la Trek-Segafredo e Ciccone attaccheranno, ne vedremo delle belle! Sarà un gran bel Giro!