Bardet sotto choc dopo la spaventosa caduta di Alaphilippe alla Liegi: «Rischiamo la vita, non esiste competizione in questi casi»

Bardet
Romain Bardet in azione al Giro di Lombardia 2021 (foto: LaPresse)
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Nel disarmante cinismo che può imperare durante le gare, presi totalmente dalla trance agonistica, soprattutto nelle fasi finali da vita o morte pur di vincere e di guadagnare le posizioni migliori in gruppo, c’è chi ricorda sempre i veri valori dello sport e mette il rispetto per gli avversari al primo posto. Ci sono stati due vincitori ieri alla Liegi Bastogne Liegi: uno ha scritto il suo nome nell’Albo d’Oro, Remco Evenepoel, ma un altro ha conquistato un posto importante nel cuore dei tifosi. Romain Bardet è il vincitore ad honorem della Liegi 2022, per il gesto riservato al suo compagno di nazionale Julian Alaphilippe. In questi momenti il confine fra la vittoria e la sconfitta, fra il successo e il fallimento si azzera. Il corridore del Team Dsm è ancora sotto choc, ma ha analizzato quanto successo ieri con parole molto crude e da non dimenticare. Su quibicisport.

Bardet sotto choc per lo spaventoso capitombolo di Alaphilippe alla Liegi: «Angoscia e paura. Non ho ancora parole»

Le parole del ciclista francese: «Faccio ancora fatica a esprimere a parole gli eventi di ieri, l’angoscia di quei volti e di quei corpi feriti in seguito alla caduta. Penso a Julian, ma anche a tutti gli altri ragazzi coinvolti, che avranno forse visto le loro vite scivolare via, quando, a più di 70 all’ora, il fruscio del gruppo ha lasciato il posto al caos, al suono di componenti che si rompono e grida umane che emergono. Sono commosso da tutti i vostri messaggi, ma penso onestamente che chiunque in quella situazione si sarebbe comportato allo stesso modo».

«Non esiste competizione di fronte all’integrità fisica in pericolo», ha proseguito Bardet nel messaggio condiviso oggi sui suoi social. «Tutto questo mi porta a riflettere sulle nostre responsabilità per evitare questo tipo di incidenti, sul rispetto che tra corridori dobbiamo riconoscerci l’un l’altro, noi che diamo anima e corpo per le corse, per una passione che in un lampo può virare al tragico e compromettere la bellezza dello sport». Bardet corridore del Team DSM, amato un po’ di più da tutti dopo ieri. Chapeau Romain.