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“Per un giorno l’allievo ha battuto il maestro” e “Mi sto emozionando”. Lo scambio di battute Social tra Damiano Caruso e Vincenzo Nibali, simboli della Sicilia a pedali che ha conquistato negli anni risultati straordinario sul teatro deluxe del grande ciclismo, subito dopo la prima tappa del Giro della loro isola, è la fotografia più bella dell’amicizia vera che hanno instaurato nel tempo i due campioni. Oggi sull’Etna, sul vulcano maestoso che più volte è stato il loro pane quotidiano nei ritiri, saranno appena quattro i secondi a dividere i due amici. Uniti da un destino identico: dilettanti in Toscana con la Mastromarco di Carlo Franceschi e poi compagni di squadra nel 2019 alla Bahrain, fino alla volata di due giorni fa a Caltanissetta. Ragusa versus Messina: Oggi il derby continua con la tappa regina sulla salita icona della terra della Trinacria. Questa si chiama maravigghia!
Caruso e Nibali, duello sul loro vulcano: oggi al Giro di Sicilia, la sfida tra grandi amici
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Se ci avventurassimo nell’arte, sarebbe Masolino, il maestro, insidiato dal suo ex allievo Masaccio. In letteratura, la borghesia puritana contestata dalla beat generation. Restando terra-terra, è indiano contro cowboy, la berlina contro il fuoristrada, il velluto classico contro il jeans, l’hotel cinque stelle contro la vacanza in camper. È insomma Damiano Caruso contro Vincenzo Nibali: un contro preso con le pinze e ovviamente tra virgolette enormi. Vederli fianco a fianco lottare per la vittoria è un orgoglio per la terra dei vulcani. L’ultimo set è lungo 140 chilometri. Il derby può iniziare!