Lefevere sul caso Colbrelli: «Non escludo conseguenze legate al Covid. Declercq ha sviluppato un’infiammazione al pericardio»

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Patrick Lefevere in una foto d'archivio alla Strade Bianche 2021
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Il caso Sonny Colbrelli, colpito da malore al termine della prima tappa della Volta a Catalunya, ha fatto il giro del mondo. Patrick Lefevere, team manager della QuickStep-AlphaVinyl, ha avuto modo di parlare ai microfoni di Sporza, immaginando una correlazione con il Covid-19. Sono tanti i casi in cui sportivi e non solo hanno sviluppato problemi cardiaci o polmonari a seguito di una positività al virus e la possibilità che ciò sia accaduto anche al bresciano della Bahrain-Victorious non è per Lefevere totalmente da escludere.

«Noi in squadra abbiamo Tim Declercq, che improvvisamente ha sviluppato un’infiammazione al pericardio. Noi stiamo particolarmente attenti perché ogni corridore che ha avuto il Covid viene sottoposto a un esame del cuore. Non entro nel merito del caso di Colbrelli, ma è chiaro che questo virus ha lasciato i suoi strascichi nei corpi di qualsiasi persona l’abbia contratto».

Lefevere parla poi anche dei tanti atleti che pur non avendo il Covid hanno sviluppato bronchiti o altre patologie influenzali di recente. «Yves Lampaert, Julian Alaphilippe, Mattia Cattaneo. Sono solo i miei tre ragazzi che sono dovuti stare più a lungo del solito a riposo. Altri non hanno niente oppure hanno un andamento altalenante. È capitato che alcuni stessero meglio e il giorno dopo di nuovo a letto. Potrebbe non essere Covid, ma colpisce principalmente i seni paranasali e i polmoni, dando febbre».

Il team manager ci tiene poi a precisare quanto fatto dalla sua squadra per evitare qualsiasi problema legato all’attività ciclistica. «La situazione richiede estrema cautela. Sostegno gli screening al cuore anche tra i giovani ciclisti, non a caso collaboriamo con il cardiologo Brugada da più di dieci anni».