Milano-Sanremo, la BikeExchange lascia a casa Groenewegen. White: «Puntiamo tutto su Michael Matthews»

Matthews
Michael Matthews alla Tirreno-Adriatico 2022 (foto: GettySport)
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Il ritorno di Michael Matthews alla BikeExchange non ha ancora portato i risultati sperati. L’ultimo successo dell’australiano risale ad agosto 2020, quando in maglia Sunweb conquistò la Bretagne Classic-Ouest France. Da quel momento solo delusioni per il 31enne di Canberra, che punta a sbloccarsi nella sua corsa preferita, quella Milano-Sanremo che lo ha visto già sul podio per ben due volte (3° nel 2015 e 2020).

«Se penso al traguardo di via Roma a Sanremo mi vengono in mente tanti ricordi degli anni, qualche alto e tanti bassi – spiega Matthews – La Milano-Sanremo mi ha sempre attratto da quando ho iniziato a pedalare e ora ho una nuova opportunità per salire sul gradino più alto. Penso di aver faticato un po’ durante la Tirreno-Adriatico dopo la caduta di Strade Bianche. Ma a dire il vero la forma è molto migliore di quanto pensassi e penso che sarò pronto per sabato».

Il team australiano punterà tutto su Matthews vista l’assenza abbastanza sorprendente di Dylan Groenewegen. Il velocista olandese non ha brillato alla Parigi-Nizza, tanto da essersi ritirato dopo solo quattro tappe, ma puntava forte sulla Classicissima per sancire il suo ritorno ad altissimi livelli.

BikeExchange: la squadra per la Milano-Sanremo

Senza Groenewegen, il team sarà composto dagli esperti Luke Durbridge e Cameron Mayer, dal veloce Luka Mezgec, ma anche dal nostro Alexander Konychev, Lawson Craddock e Alex Edmondson.

«La squadra con cui gareggiamo sabato è tutta basata sul nostro leader Michael Matthews, che nel corso degli anni ha dimostrato di saper andare forte in questa gara – ha detto il diesse Matthew White – Penso che la grande differenza nell’edizione di quest’anno, rispetto alle altre edizioni, sia la presenza dei due sloveni, Primoz Roglic e Tadej Pogacar. Potenzialmente possono cambiare molto la gara. Roglic arriva come gregario di van Aert, uno dei favoriti, mentre Pogacar non vuole uno sprint.

«Mi aspetto una Sanremo molto aggressiva, con ritmi altissimi sulla Cipressa, più del normale, perché per Pogacar sarà troppo tardi per aspettare il Poggio. Una Sanremo “aggressiva” fa bene anche a noi, perché Michael non vuole fare lo sprint con i velocisti puri e un finale più selettivo sarebbe migliore».