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La “follia” di Coppi nella Sanremo della rinascita
Nel 1946, prima Milano-Sanremo del dopoguerra, Fausto Coppi portò a termine una delle sue imprese più belle. Partì subito dopo il via, portandosi dietro quattro compagni di fuga. Una follia, considerati i quasi trecento chilometri di corsa. Sulle prime rampe del Turchino, alla sua ruota rimase solo il francese Teisseire, che prima della vetta perse contatto. Di lì, Coppi affrontò un volo solitario di 150 chilometri. Al traguardo, Tesseire arrivò dopo 14 minuti, Bartali fu quarto a quasi 20 minuti.