La nuova sfida di Terenzi (Liberazione): «Accoglieremo sei giovani ciclisti ucraini per permettere loro di continuare a sognare»

Terenzi
Claudio Terenzi, l'organizzatore del Liberazione
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In queste settimane abbiamo potuto vedere come anche il mondo del ciclismo si sia mobilitato per aiutare i profughi dell’Ucraina, duramente colpita dall’invasione delle truppe russe. Chi ha voluto contribuire e fare la sua parte, tramite l’aiuto della Federazione e della giornalista Francesca Monzone che si è occupata della logistica, è Claudio Terenzi, organizzatore tra le tante cose del Gran Premio Liberazione di Roma.

«Ho ricevuto una telefonata con una richiesta d’aiuto per sei ragazzi ucraini e non ho potuto chiudere gli occhi – ha spiegato Terenzi – Mi sono messo subito in contatto con il loro preparatore Kyrylo Pospeyeyev per capire come fare. Grazie a degli uomini che stanno facendo avanti e indietro dall’Italia al confine bellico, questi giovanissimi arriveranno a Roma».

Nella capitale i sei ragazzi ucraini saranno al sicuro, ospitati in una casa dove troveranno anche altri loro coetanei. Chiaramente potranno continuare a correre, avendo alle spalle tutto il supporto di cui hanno bisogno. Andranno a scuola, riceveranno sostegno psicologico nelle prime fasi, e ovviamente correranno

«Sono quattro juniores e due allievi di grande talento. Con noi potranno continuare ad allenarsi e gareggiare, per mettere alle spalle gli orrori della guerra e inseguire il loro sogno, quello di diventare ciclisti professionisti. Non sarà semplice, so che è una sfida impegnativa. Ma io ci metterò tutto me stesso. Saranno anche al via del Liberazione dedicato alle loro rispettive categorie».