Tirreno-Adriatico, pagelle: Barguil perfetto tra i muri marchigiani, Pogacar in totale controllo. Evenepoel ci prova, ma sbaglia strada

Warren Barguil all'attacco in solitaria, vola verso la vittoria (foto: LaPresse)
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La tappa dei muri doveva regalare spettacolo e così è stato. Warren Barguil conquista la quinta tappa della Tirreno-Adriatico andando via di potenza dal gruppetto dei fuggitivi di cui faceva parte fin dall’inizio di questa intensa frazione. Forse ci si poteva aspettare qualcosa di più degli uomini di classifica, ma con questo Pogacar è davvero difficile provare a sorprendere.

Ci ha provato Remco Evenepoel, l’unico realmente intenzionato a rendere la vita difficile allo sloveno della UAE. Peccato che proprio nel momento in cui aveva accelerato, il belga abbia sbagliato strada, tirando dritto quando invece doveva girare a destra. Pogacar era sulle sue ruote, non si era fatto cogliere di sorpresa, ma chissà se quell’azione avrebbe potuto cambiare le carte di questa quinta tappa della Corsa dei due Mari. Ma andiamo ora a leggere le pagelle di quibicisport.it

Warren Barguil – 10

Niente da dire. Ha corso alla perfezione portando via una fuga dopo diversi chilometri in cui non riusciva a formarsi. Si è gestito perfettamente sui primi saliscendi marchigiani e ha tirato la stoccata vincente al momento giusto. Nessuno è riuscito più a rientrare sulle sue ruote: troppo forte nel finale il francese dell’Arkèa-Samsic. È un vero peccato non poterlo vedere al Giro d’Italia, soprattutto perché a inizio anno aveva dichiarato di voler puntare alla vittoria di tappa di tutti e tre i grandi Giri…

Simone Velasco – 8

Prova di maturità importante per l’italiano dell’Astana-Qazaqstan, finalmente ritrovatosi dopo alcune stagioni sottotono. Per lui, che da dilettante era uno dei talenti più grandi del nostro ciclismo, la formazione kazaka è un’opportunità davvero grossa e non vuole deludere chi ha creduto in lui. Si è gettato in tutti i tentativi di fuga e alla fine è riuscita a centrarla. Peccato non essere riuscito a seguire Barguil, ma oggi il francese aveva davvero una marcia in più.

Remco Evenepoel – 6,5

È stato l’unico a provare a mettere in difficoltà Pogacar. L’unico in tutto il gruppo a credere ancora che la Tirreno-Adriatico non sia finita qui. Un attacco mirato sulla terzultima salita di giornata che ha messo in fila gli avversari e ha costretto tanti ad inseguire. Era riuscito a portare via un plotoncino con lo sloveno, Ciccone e Vingegaard, ma proprio nel momento in cui doveva fare la differenza, ha incredibilmente sbagliato strada. Quell’errore gli ha ovviamente impedito di riprovare successivamente ad attaccare Tadej. Bravo comunque a chiudere con lo stesso tempo di Pogacar e del danese della Jumbo-Visma. Domani il giorno decisivo.

Tadej Pogacar – 7

Oggi non ha voluto esagerare e pur sapendo di essere il più forte ha lasciato andare via la fuga. Non ha attaccato, ma si è limitato a seguire gli allunghi degli avversari. O meglio, di un avversario: Remco Evenepoel. Lo sloveno sa bene che è lui il rivale principale per la maglia azzurra e non si è mai staccato dalle sue ruote, anche quando il belga ha sbagliato strada, costringendo lui e Vingegaard a seguirlo. Domani attaccherà o si difenderà?

Mikel Landa ed Enric Mas – 7

Sono probabilmente loro le sorprese di giornata. I due spagnoli, insieme ai “big three” di questa Tirreno-Adriatico e Jai Hindley, sono riusciti a tenere le ruote nel finale chiudendo con lo stesso tempo e recuperando alcuni secondi preziosi ad avversari come Ciccone, Lopez e Kelderman. Bello rivederli davanti dopo una Corsa dei due Mari fin qui sottotono.

Giulio Ciccone – 6

Peccato per quei metri persi nel finale, altrimenti il voto di Ciccone sarebbe stato sicuramente più alto. L’abruzzese è stato abilissimo a rientrare sulle ruote di Evenepoel al momento del suo attacco e ancora più bravo (e lucido) a capire che il belga stava sbagliando clamorosamente strada. Il voto ovviamente non può che essere positivo in attesa della decisiva tappa di domani.

Miguel Angel Lopez e Geoghegan Hart – 5

Sono i due uomini di classifica della Tirreno-Adriatico che hanno perso di più in una tappa sostanzialmente nemmeno troppo impegnativa in ottica generale. Il colombiano ha accusato un ritardo di 10″ da Pogacar e gli altri, mentre il britannico addirittura 19″, confermandosi ancora la brutta copia del corridore che ammirammo al Giro d’Italia 2020.

Julian Alaphilippe – 4

Dov’è finita la maglia iridata? Quella di oggi tra i muri marchigiani sembrava una tappa disegnata sulle caratteristiche di Alaphilippe, che però si è sciolto come neve al sole non appena il gruppo ha attaccato gli strappi. A pochi giorni dalla Milano-Sanremo non un bel segnale dal campione del mondo, forse ancora alle prese con i dolori della botta ricevuta alla Strade Bianche.