Tirreno-Adriatico, pagelle: Pogacar extraterrestre dei due mari, Ciccone c’è. Bene Landa, crolla Carapaz

Tadej Pogacar alla partenza della quarta tappa dalla Cascata delle Marmore (foto: LaPresse)
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Signore e signori questo è “ciclismo flipper”: boom, tam, wow! Scatti, controscatti, nessuno si risparmia e questa Tirreno-Adriatico 2022 è uno spettacolo per gli occhi e per il cuore dei tifosi. Merito di grandi campioni come Tadej Pogacar, un extraterrestre che vince ancora e fa divertire: lo sloveno dell’UAE Team Emirates si è attaccato addosso la sua diversità, il suo piacere di correre e di stupire con una tecnica, una grinta, una forza inaudita che lo avvicina alla conquista del secondo Tridente di Nettuno della sua carriera. Se continua così si correrà sempre per il secondo posto e per molto tempo. I big sono tutti lì davanti: si vede anche un ottimo Giulio Ciccone, fin troppo generoso l’abruzzese che avrebbe potuto ottenere un piazzamento migliore. Bene anche Mikel Landa e Remco Evenepoel. Crolla invece Richard Carapaz. Le pagelle di oggi dalla Tirreno-Adriatico su quibicisport.

Pogacar – 9

Extraterrestre portami via. Voglio una STRADA che sia tutta mia. Extraterrestre vienimi a cercare. Voglio una CORSA per ricominciare. La stella cantata da Eugenio Finardi non sarà Tadej ma ci va molto vicino e il pianeta sul quale domina il fuoriclasse dell’UAE Team Emirates è quello del grande ciclismo. Si gira, scruta, risponde agli allunghi, attacca, vola e va! Uno spettacolo per gli occhi dei milioni di appassionati che vorrebbero essere sempre tifosi che lo incitano lungo le salite. Facilità disarmante? No! Perché come alla Strade Bianche, per staccare gli altri fatica e dà il 110%. Gli ritorna tutto indietro: tappa e maglia azzurra. Il Tridente di Nettuno è (quasi) ancora suo! L’Extraterrestre dei Due Mari.

Vingegaard – 8

Con lo sloveno c’è poco, a tratti pochissimo da fare. Ma il danese della Jumbo-Visma, come al Tour de France dello scorso anno, le prova tutte per contrastarlo e stare agganciato alla sua ruota. A questo punto si inserisce nel potenziale e probabile “triello” di sabato con Pogacar ed Evenepoel: tre giovani fortissimi, ne vedremo delle belle.

Lafay – 7.5

Il nome che non ti aspetti davanti, in mezzo ai big. Il 26enne della Cofidis, sesto al Trofeo Laigueglia in questo primo assaggio di 2022, ha alimentato la bagarre nel finale. Un bonus nella valutazione per il coraggio di mettersi al comando senza fare troppi calcoli.

Evenepoel – 7

Non diventa il nuovo leader della Corsa dei Due Mari per via degli abbuoni. La squadra e Julian Alaphilippe in particolare hanno dato tutto per il giovane talento belga e sono stati quasi totalmente ripagati. Domani si “rifiata” con una tappa di transizione, ma comunque da non sottovalutare. In attesa del grande show di sabato nelle Marche.

Ciccone – 7

Sulle strade del suo Abruzzo si esalta e risponde colpo su colpo alle “drenate” di Pogacar. Generoso, mai domo. Avrebbe meritato un piazzamento migliore per la grinta, per il feeling in costante curva ascensionale e la determinazione mostrata. Guadagna molte posizioni in classifica generale e si avvicina alla Top Ten. Sul Carpegna la prova del nove.

Geoghegan Hart – 6.5

La Ineos-Grenadiers rende il ritmo più pimpante con Narvaez e Porte, il motivo è chiaro: dopo l’azione di ieri, Tao conferma le buone sensazioni. All’attacco di Pogacar è lì alla ruota di Ciccone e gli altri big. Per il podio finale della Tirreno-Adriatico va considerato anche lui.

Landa – 6

Segnali incoraggianti dallo spagnolo della Bahrain-Victorious che spera finalmente di correre per la prima volta senza sfortune varie il Giro d’Italia. Oggi a Bellante ha dimostrato di volersi esporre in prima persona e attaccare senza timore reverenziale. Prove generali per il Carpegna di sabato, la salita di Marco Pantani, al quale in molti lo hanno paragonato negli anni in merito allo stile in bici.

Carapaz – 5

La “Locomotora” del Carchi dovrebbe fare il Giro d’Italia. Per ora in stagione, oltre ai due podi in patria in Ecuador nel campionato nazionale a cronometro vinto e nella prova in linea nella quale ha ottenuto il secondo posto, è rimasto ancora lontano dai primi. Al primo cambio di ritmo di Caruso e Bardet, in testa al gruppo, si è staccato arrivando a 2’40”. A due mesi dal giro, la condizione crescerà, ma c’è ancora tanto da lavorare.

Simmons – 7

In fuga dall’alba della tappa di oggi alla Tirreno-Adriatico. Ultimo a resistere all’inseguimento molto sostenuto del gruppo. Campione del mondo juniores a Harrogate nel 2019 con un’azione simile, da lontano. Ha i numeri per ripetersi anche tra i professionisti. Un ottimo corridore in prospettiva, per la Trek-Segafredo.