Tirreno-Adriatico, pagelle: la Ineos brucia Ganna per un nono posto, Ewan “Rock” da Sanremo. Nizzolo fantasma e che show di Pogacar e Alaphilippe

Filippo Ganna alla partenza della terza tappa della Tirreno-Adriatico (foto: LaPresse)
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Il Tirreno-Adriatico Park è uno spettacolo diventato permanente, come quelli del Cirque du soleil a Las Vegas. Regia dei migliori corridori del mondo, ovvio. Tutti, nessuno escluso. Dal razzo Caleb Ewan, che con il suo “Rocket Power” è più forte della sfortuna e prenota un posto in prima fila in Via Roma a Sanremo, all’attacco adrenalinico e fantastico di Tadej Pogacar, Julian Alaphilippe e Tao Geoghegan Hart: schiera di grandi nomi dei quali fa parte anche Filippo Ganna, bruciato clamorosamente dalla Ineos a quattro chilometri dall’arrivo per raccogliere un modesto nono posto con Viviani. Si conferma invece Consonni, in ombra Nizzolo. Le pagelle della terza tappa della Tirreno-Adriatico su quibicisport.

Ewan – 9

Taz, Taz, Tazmania! Sei più veloce anche del vento! Irripetibile e fantastico come Caleb “Rocket Pocket” Ewan, resilienza allo stato puro. Problemi al manubrio, problemi alla bici, ma non si dà per vinto. Risale e torna in gruppo, la squadra lo supporta alla grande. Nona vittoria stagionale per la Lotto-Soudal che, a rischio retrocessione prima del 2022, ora si mette in una posizione di classifica molto più tranquilla. E ora il tasmaniano è il favorito numero uno per il traguardo da red carpet di Sanremo. Il Rock australiano sta arrivando!

Demare – 8

Quando capisce che ormai Ewan è imprendibile, fa un mini-saltello sulla bici in segno di stizza e disdetta. Ma il secondo posto testimonia che il velocista francese è in fiducia e la condizione cresce. Lui una Milano-Sanremo già l’ha vinta e se sul ciottolato/pavé di Terni ha raccolto un ottimo risultato, in ottica Classicissima non va assolutamente sottovalutato.

Kooij – 7.5

Terza Top 3 del 2022, quinto piazzamento nei primi dieci. Oggi alle spalle di due grossi calibri degli sprint. Il percorso dell’olandese della Jumbo-Visma si fa sempre più interessante. Osservato speciale negli appuntamenti futuri.

Bouhanni – 7

Perché c’è stata l’Arkéa-Samsic davanti al gruppo per diversi chilometri? Perché Nacer sentiva la gamba dei giorni migliori. E infatti arriva un buon quarto posto. Il podio si avvicina.

Merlier – 7

Tim risponde presente e conquista altri mattoncini preziosi per la classifica a punti. Ewan oggi aveva un’altra marcia.

Consonni – 6.5

Primo degli italiani per la seconda tappa consecutiva. Ottavo e sempre presente nella lotta tra le ruote infuocate.

Viviani – 6

Il veronese fa quel che può. Prende troppo vento dai quattro chilometri all’arrivo: è già in terza posizione, scelta di tempo sbagliata. La sufficienza per la Top Ten. Ma i migliori sono ancora lontani.

Moschetti – 6

La Trek-Segafredo non è certo alla Tirreno-Adriatico per gli sprint e lui si districa bene tra i tanti aspiranti alle posizioni che contano.

Ganna – 7.5

“Top”, “San Filippo”, “Locomotiva”. I soprannomi da scegliere per il campione del mondo e olimpico sono infiniti, come lui: si sacrifica, si immola per portare l’amico e compagno Elia Viviani a giocarsi la volata, forse un po’ presto. Il giudizio però è alto, un corridore così non si può non ammirare. Infinito.

Ineos – 5

I granatieri oggi avrebbero potuto essere la mina vagante dello sprint, ma si sono bruciati con le loro stesse mani. Perché far prendere tutta quell’ “aria” e quel vento a Ganna, ma in particolare a Viviani già a quattro chilometri dalla conclusione? Con una tattica più lungimirante, il nono posto sarebbe stato almeno un terzo/quarto: comunque sempre una “non vittoria”, ma a ogni modo un piazzamento più consono al lavoro sontuoso del cronoman più forte del pianeta.