Ganna, provaci anche alla Tirreno: puoi resistere a Pogacar ed Evenepoel!

Filippo Ganna in maglia azzurra di leader dopo la prima tappa della Tirreno-Adriatico (foto: Gian Mattia D'Alberto/LaPresse)
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Con una ennesima prestazione straordinaria, Filippo Ganna si è aggiudicato la crono di apertura della Tirreno-Adriatico. L’esito era relativamente prevedibile, ma la schiacciante superiorità con cui si è imposto sugli avversari ci pone una nuova domanda: quanto può resistere in cima alla classifica generale il corridore piemontese?

Ganna: gli avversari da temere

Subito dietro di lui si sono piazzati due degli uomini più temibili per la classifica generale, Remco Evenepoel e Tadej Pogacar, entrambi reduci da un inizio di stagione scoppiettante, rispettivamente con 11 e 18 secondi di ritardo. Che il belga fosse uno cronoman di livello assoluto è cosa nota, ma ancora più sorprendente è stata la prestazione dello sloveno, che nonostante lo sforzo immenso con cui ha sostenuto l’attacco solitario alla Strade Bianche, si è riuscito a piazzare sul podio scalzando anche alcuni dei cronoman più accreditati. Accanto a questi, altri nomi da tenere d’occhio per la classifica finale sono sicuramente quelli di Jonas Vingegaard e Mas, i compagni di squadra dello stesso Ganna Carapaz (che nominalmente indossa i gradi di capitano) e Geoeghegan Hart, che ha portato a casa un ottimo tempo oggi, oltre a Mas, Ciccone, Landa e Caruso.

Il percorso

La Tirreno-Adriatico è nota come corsa dei due mari perché il percorso prevede stabilmente partenza e arrivo sulle due coste della nostra penisola; in mezzo però ci sono tappe di montagna adatte ai più esperti scalatori, e impegnativi vallonati. La prima vera sfida sarà già la seconda tappa, che da Camaiore porterà a Sovicille, ma il banco di prova più impegnativo e potenzialmente decisivo per le sorti della classifica generale è quello di sabato con la tappa regina: 215 chilometri e ben due ascese del mitico Monte di Carpegna, santuario a cielo aperto della memoria di Marco Pantani, che totalizzerà ben 3700 metri di dislivello. 

Sicuramente un pistard puro sarebbe in difficoltà di fronte a queste prove; tuttavia, il Ganna che abbiamo visto in questo primo scorcio di stagione sembra essere partito con un’altra idea di classifica generale e le brevi corse a tappe potrebbero essere il suo terreno di caccia ideale.

I precedenti in questa stagione

Il fisico di Ganna non sarà mai quello di uno scalatore puro, questo è certo. Ma la sua capacità di sprigionare watts in salita, di rimanere incollato ai migliori e fare dei grandi tempi anche su ascese ripide sembra essere cresciuta proporzionalmente negli anni con le sue ambizioni di affermarsi oltre all’ambito della crono. Le prove che ha messo in campo finora sono esemplificative: in Provenza, se non ci fosse stato un clamoroso errore tecnico nel cambio di bici che gli è costato la squalifica, avrebbe centrato la top ten con un ottimo settimo posto, mentre negli Emirati è riuscito a rimanere con i migliori anche nella lunghissima salita di Jebel Jais. Per la locomotiva di Verbania si preannuncia una corsa dall’esito tutt’altro che scontato, molto più di un semplice test in vista del suo debutto al Tour de France.