Trofeo Laigueglia, il processo di Saligari: «Clamorosa sconfitta per la Trek-Segafredo, Ciccone e Mollema tagliati fuori. Tripletta dell’UAE sorprendente»

Marco Saligari, commentatore tecnico di RaiSport per il grande ciclismo, in motocronaca al Lombardia 2021
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UAE Team Emirates batte il “Resto del gruppo” tre a zero. Game, set and match senza diritto di replica. Il Trofeo Laigueglia ha emesso il suo verdetto che ha il sentore della sentenza: una squadra dominante che si è presa tutto, polverizzando le ambizioni degli avversari. Adesso è l’ora del processo alla corsa con Marco Saligari, che ha commentato in diretta su RaiSport la classica ligure: Trek-Segafredo non pervenuta con Giulio Ciccone e Bauke Mollema (gli ultimi due vincitori del Trofeo Laigueglia nel 2020 e nel 2021), Ineos in ombra e Lorenzo Rota da applausi. Tanti i temi sul taccuino del “Commissario”, su quibicisport.

UAE Team Emirates interstellare, roboante. Ti aspettavi un dominio così forte?

«No, perché è vero che erano in sette tra i ventidue uomini che hanno messo nel sacco il resto del gruppo. Pensavo avessero grosse chance di vincere la corsa, ma che facessero addirittura tripletta sinceramente no».

Quali sono, invece, le squadre sconfitte di oggi?

«La Trek-Segafredo senza ombra di dubbio».

Dove hanno sbagliato?

«A 65 chilometri dall’arrivo sono stati tagliati fuori dalla vittoria della corsa, non erano presenti tra i ventidue uomini davanti. Ti partono in sette ci sta, ma in più di venti no. Dentro c’erano tutti i migliori, un errore clamoroso».

Ciccone e Mollema i maggiori indiziati.

«Potevano e dovevano fare di più, certo».

Lorenzo Rota ci ha provato fino all’ultimo. Quarto posto amaro.

«Sì, ma credo che sia grazie a lui che il Trofeo Laigueglia l’ha vinto Polanc. Ayuso e Covi a un certo punto lo hanno temuto, facendo una sorta di melina e si sono rialzati che ha permesso a Rodriguez, ma soprattuto a Polanc di rientrare. Con 40″ ai meno cinque dall’arrivo, mai e poi mai sarebbero stati ripresi, se fossero andati di comune accordo».

Ineos-Grenadiers in ombra sulle strade liguri.

«Richie Porte bene, ma non benissimo. In discesa ha confermato ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che è un paracarro. Mi spiace dirlo così brutalmente, ma è la verità. L’80% dei miei amici staccherebbe l’australiano in discesa, con la differenza che loro sono cicloamatori e lui è un professionista».