Strade Bianche, la Cofidis non ci sarà. Damiani spiega: «È una decisione della squadra, gli impegni si sono moltiplicati»

Damiani
Roberto Damiani in una foto d'archivio al Giro di Lombardia 2021
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Scorrendo la startlist provvisoria della prossima Strade Bianche è possibile notare l’assenza di una squadra WorldTour. La Cofidis di Damiani non sarà infatti al via della Fortezza Medicea a Siena per la scelta dei vertici francesi del team, su tutti il team manager Cedric Vasseur. Una decisione che lascia parecchi dubbi vista l’importanza che l’evento sullo sterrato toscano ha ottenuto in questi ultimi anni.

Volevamo andare più a fondo e per questo motivo abbiamo parlato con il direttore sportivo Roberto Damiani, che da italiano non può che rammaricarsi per la scelta della squadra. Ricordiamo che una formazione WorldTour può non partecipare a una corsa della stessa categoria, solo nel caso in cui questa sia stata inserita nel WorldTour dopo il 2016. È proprio il caso della Strade Bianche, entrata nel massimo circuito internazionale solo nel 2017.

Damiani, perché questa decisione?

«Il team ha valutato i nostri corridori poco adatti alla Strade Bianche. Gli impegni si sono moltiplicati e le positività al Covid in questa fase della stagione sono davvero molte e i corridori disponibili pochi. Non vogliamo sovraccaricare di corse quei pochi che abbiamo».

Villella, vostro nuovo acquisto, non avrebbe potuto fare bene?

«Probabilmente si, anche se lui l’ha corsa solo due volte e non è arrivato davanti. Poi siamo a inizio marzo e ha già corso 15 giorni. C’è da dire che abbiamo una buona squadra quest’anno, corridori interessanti, ma la Strade Bianche è complicata e lo sterrato non è per tutti. È stata presa questa decisione nell’interesse del team».

Ma a te dispiace non tornare sullo sterrato?

«Ovviamente dispiace. La Strade Bianche è una “sesta” monumento, piace tutti e c’è grande interesse attorno alla corsa. Sono al via i migliori atleti e per questo penso che anche noi ci saremmo dovuti essere. Io comunque accetto la decisione della squadra».