Popovych ci mette la faccia e lancia un appello in lacrime per il dramma dell’Ucraina: «La guerra sta devastando il mio Paese, aiutateci» (VIDEO)

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Commosso, con il cuore ferito come la sua Ucraina, ma allo stesso tempo determinato nel voler fare qualcosa di concreto per questa guerra. Yaroslav Popovych stasera ci ha messo la faccia e ha lanciato un appello in lacrime per il suo Paese. Un messaggio molto difficile da registrare per il campione ucraino, ma ce l’ha fatta, come ha scritto nel commento al post. L’Ucraina ha bisogno di aiuto, la guerra sta devastando il Paese e i soldati si stanno difendendo con tutte le loro forze. La vita e il ciclismo hanno portato Popovych ad avere amici in tutto il mondo e per questo parla a cuore ferito, ma aperto a tutti. Il videomessaggio è su quibicisport.

Questa è la didascalia, la caption con la quale il direttore sportivo ucraino della Trek-Segafredo ha descritto il suo video: “È stato difficile registrare questo messaggio ma ce l’ho fatta. Grazie a tutte le persone che hanno già proposto il loro aiuto ma ne abbiamo bisogno sempre di più perché la guerra sta devastando il nostro Paese, l’Ucraina. I nostri soldati difendono non solo l’Ucraina ma anche l’Europa. Se potete aiutarci contattatemi in privato e troverò in ogni paese persone che porteranno cose in Ucraina. Grazie. nowarinukraine #stopputin #helpukraine“.

Di seguito la traduzione in italiano del discorso di Yaroslav Popovych sul suo profilo ufficiale su Instagram: «La vita e il ciclismo mi hanno portato ad avere amici in tutto il mondo. Quindi parlo in inglese per farmi capire da tutti. Mi sono riposato un paio d’ore e mi sono messo subito in moto perché mi arrivano messaggi drammatici dall’Ucraina. Grazie a tutte le persone che hanno già proposto il loro aiuto, perché la guerra sta devastando il nostro Paese. Ricordate che i nostri soldati difendono non solo l’Ucraina, ma anche l’Europa. Se potete aiutarmi contattatemi in privato e troverò in ogni Paese persone che porteranno i vostri aiuti in Ucraina. Abbiamo bisogno di tutto: vestiti, medici, accoglienza, tutto, perché la situazione è davvero drammatica».