Sosa, al Giro per il podio con frecciata alla Ineos: «Addio complicato. Voglio divertirmi e sull’Etna posso vincere»

Ivan Ramiro Sosa alla Vuelta 2020, nella tappa da Biescas a Formigal (foto: A.S.O./Photogomezsport)
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Ivan Ramiro Sosa è un altro degli addii eccellenti dello squadrone britannico della Ineos-Grenadiers, che per il 2022 ha salutato anche Rohan Dennis e Gianni Moscon. La separazione con il giovane talento colombiano, cresciuto nell’Androni Giocattoli-Sidermec di Gianni Savio, non è stato dei migliori e ha seguito la falsariga di quello con l’australiano Dennis. Un addio complicato, in merito al quale Sosa dice che sono successe molte cose. Di certo c’è che per lui è stata un’esperienza in uno dei team più forti al mondo di cui farà tesoro per puntare al podio del Giro d’Italia con la Movistar e vincere, come desidera, la tappa dell’Etna.

Ivan Ramiro Sosa, dalla Ineos alla Movistar, sognando il podio al Giro d’Italia: «Spero di poter fare qualcosa di importante»

«L’addio è stato complicato. Sono successe molte cose, ma sono felice perché ho imparato molto. È stata una bella esperienza in generale e tutto ciò che sono cresciuto ora lo devo sfruttare», esordisce così Sosa intervistato da Marca. Poi si concentra sul presente e in particolare sulle potenzialità del ciclismo colombiano e delle sue, personalissime ambizioni al prossimo Giro d’Italia che correrà da capitano della Movistar: «Penso che il ciclismo colombiano sia in un buon momento. Sono usciti nuovi talenti e penso che il livello sia buono. Ci sono altri giovani talenti che stanno venendo fuori, stanno imparando e attraversano la fase cruciale del loro processo di crescita. Personalmente, senso di poter lottare per il podio nei Grandi Giri in futuro, anche se ho ancora molta strada da fare. Spero di poter fare qualcosa di importante quest’anno al Giro. Ho visto sopra il percorso. C’è l’arrivo sull’Etna che mi piace molto perché è una tappa dura. Potrei avere diverse opzioni per provarci. Rispetto ad altri, come Nairo (Quintana, ndr) per esempio, posso ancora vincere Grandi Giri. Egan (Bernal, ndr) può vincere tutto. Il livello nel World Tour è molto alto».

In conclusione, un pensiero sui vaccini per il Covid: «I vaccini mi sembra che diano sicurezza, ma la terza dose ti lascia stanco per molti giorni e questo può impedirti di gareggiare bene. Devi analizzare tutto bene e con calma».