Roglic, anche la Sanremo nel programma di avvicinamento al Tour: «Se posso vincere la maglia gialla? Prima bisognerà arrivare a Parigi»

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Primoz Roglic durante il primo training camp della Jumbo-Visma (foto: Bram Berkien)
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Giunto ormai a 32 anni, Primoz Roglic è chiamato a una delle stagioni più importanti della sua carriera. L’età avanza e i giovani scalpitano. Mai come quest’anno lo sloveno dovrà fare di tutto per vincere il tanto sognato (e finora maledetto) Tour de France. La Jumbo-Visma gli ha consegnato la “fascia” da capitano, affiancandogli per le salite il danese Jonas Vingegaard, secondo lo scorso anno.

Se più volte abbiamo criticato la UAE Team Emirates, che troppo spesso lascia da solo il suo leader Tadej Pogacar, lo stesso non possiamo dire della formazione olandese. La Jumbo si presenterà al via di Copenhagen con una squadra davvero forte, potendo schierare anche Wout Van Aert, Steven Kruijswijk, Sepp Kuss e Rohan Dennis.

Ma torniamo a Roglic e al suo programma di avvicinamento al Tour de France. Dopo aver vinto Liegi e medaglia d’oro olimpica, lo sloveno sogna un’altra classica monumento e gli occhi sono piombati sulla Milano-Sanremo. Ma non c’è solo la Classicissima nei programmi del classe 1988: Parigi-Nizza, Giro dei Paesi Baschi e Classiche delle Ardenne.

Dopo un periodo di stop arriverà la Grande Boucle. Ancora non sappiamo se sceglierà di passare o meno dal Giro del Delfinato, assente lo scorso anno dal suo calendario. «Se posso vincere il Tour? Non mi sbilancio. Lo scorso anno stavo bene ma sono caduto dopo pochissime tappe. Faremo i conti solo a Parigi».