Commesso spiega: «Io alla Onec con Locatelli? Sì, ma con un ruolo marginale»

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Salvatore Commesso, ex direttore sportivo della Palazzago.
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Olivano Locatelli e Salvatore Commesso sono sempre rimasti in contatto. Si sono sentiti anche per Natale e Commesso è stato chiaro. «Gli ho detto le cose come stanno: grazie della fiducia a te e a Lorenzo Pagliaroli, un amico, ma io alla Onec posso avere soltanto un ruolo marginale».

Perché, Salvatore?

«Perché io nel ciclismo ho sempre dato l’anima, prima da corridore e poi da direttore sportivo, anteponendo troppo spesso il lavoro a tutto il resto».

Soprattutto alla famiglia, magari.

«Sì, era arrivato il momento di fermarsi e riflettere. E alla fine ho capito di voler stare più vicino a mia moglie e ai miei figli».

Quindi che ruolo avrai?

«Marginale, non saprei nemmeno come definirmi. Ogni tanto parlerò con Olivano e mi farò vedere per un saluto alle gare vicino casa».

Proprio non ne vuoi sapere…

«Adesso lavoro in un’azienda che produce stampi, a soli tre chilometri da casa. Mi trovo bene e ho una serenità che prima non avevo».

Quindi il ciclismo non ti manca?

«Precisiamo: io rimango un appassionato e un amatore, appena ho due ore mi cambio ed esco. Se poi ti riferisci al ruolo che avevo, allora ti confermo che per ora vivo anche senza ciclismo».

Quanto ha influito la brusca separazione da Tiralongo e dalla Palazzago dello scorso anno?

«Inevitabilmente tanto, sono consapevole d’aver bisogno di tempo per smaltirla e forse non ci riuscirò mai. Quantomeno mi ha fatto riflettere sulla mia vita e rivedere alcuni aspetti».

Quando ti rivedremo stabilmente in gruppo?

«Impossibile dirlo adesso. In futuro può anche darsi, a breve termine assolutamente no. Sto bene così e ho voglia di lavorare, di fare altro. Già che a 46 anni ho trovato un lavoro valido e piacevole…»