Quando nel 2020, in una stagione fortemente condizionata dalla pandemia di Coronavirus, Marc Hirschi fu capace a soli 22 anni di vincere la Freccia Vallone, una tappa al Tour de France e a salire sul podio della Liegi e dei mondiali, tutti pensavano di trovarsi di fronte a un nuovo giovanissimo fenomeno.
Passato alla UAE Team Emirates dopo una rottura piuttosto brusca con il team Dsm, lo svizzero non è riuscito lo scorso anno a confermarsi. L’unico successo nella seconda tappa del Giro di Lussemburgo non può infatti soddisfare Hirschi, che era pronto a spiccare il volo nelle classiche delle Ardenne e non solo.
Il 2022 del giovane corridore elvetico non parte certo nel migliore dei modi. Il mese scorso ha subito un intervento all’anca che lo costringerà a slittare il suo debutto a fine marzo, molto probabilmente alla Vuelta a Catalunya. L’idea è quella tornare competitivo per il mese di aprile, quando si disputeranno Freccia e Liegi, le sue corse preferite.
«Non so ancora dirvi quale sarà il mio programma. Negli ultimi tre anni ho avuto diversi problemi all’anca destra, perché non c’era abbastanza spazio. I dottori hanno raschiato l’osso proprio a questo proposito. Ora voglio concentrarmi solo sulla riabilitazione, la squadra è forte e il mio ruolo so bene qual è».