Vasseur spara contro Viviani: «Il suo ingaggio? Un fallimento. E alla partenza del Tour aveva la pancia»

Viviani
Elia Viviani alla partenza della Gran Piemonte 2021 con la maglia della Cofidis (foto: LaPresse)
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In una lunga intervista all’autorevole quotidiano L’Equipe, il team manager della Cofidis, Cedric Vasseur, ha provato a dare una spiegazione a due anni molto difficili per la sua squadra. Il rischio, a causa dei punteggi del ranking Uci, è che la formazione francese resti esclusa dall’assegnazione delle licenze WorldTour che ci saranno al termine del 2022 per il prossimo triennio.

Vasseur, senza nascondersi troppo, attribuisce gran parte delle colpe ad Elia Viviani, il corridore che secondo le aspettative avrebbe dovuto far fare il salto di qualità alla Cofidis. I due anni del veronese con il team transalpino sono stati definiti dal manager un “totale fallimento”.

«Da una parte il suo modo di lavorare e di vedere il ciclismo ci ha fatto crescere non poco. Elia ha corso in grandi squadre e ha un’esperienza che pochi altri possono vantare. Certo è che quando ingaggi un corridore come lui ti aspetti che porti a casa almeno 3.000 punti in due anni, non 1.200».

Vasseur ha poi criticato l’atteggiamento di Viviani fuori dalle corse. Secondo il francese, Elia si sarebbe presentato al rientro post-lockdown con parecchi chili di troppo. «Alla partenza del Tour de France aveva la “pancetta”, troppa massa grassa».