CICLOMERCATO: Trek-Segafredo a trazione italiana, Saligari: «Ciccone, è il tuo momento. Baroncini e Tiberi il nostro futuro»

Ciccone
Giulio Ciccone in una foto d'archivio al Giro d'Italia 2021
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È probabilmente la squadra più italiana del WorldTour insieme all’Astana con alcuni dei nostri corridori di riferimento che indossano la casacca della Trek-Segafredo. Da Giulio Ciccone a Filippo Baroncini, passando per Antonio Tiberi e Matteo Moschetti. Un team ben assortito, forte su tutti i fronti, che potrebbe essere la mina vagante di una stagione 2022 che si preannuncia scoppiettante.

Con Marco Saligari commentiamo il ciclomercato della formazione italo-statunitense e i possibili obiettivi nelle classiche e i grandi Giri. Secondo il “Commissario” dobbiamo aspettarci da loro grandi cose…

Saligari, partiamo da Ciccone. Cosa aspettarci da lui nel 2022?

«Mi aspetto una riscossa dopo due anni piuttosto deludenti. Il Giro d’Italia è il suo obiettivo dichiarato, vista la startlist non eccezionale e le sue doti direi che un podio sia ampiamente alla sua portata».

Ma in futuro potrà fare anche di più?

«Mi piacerebbe rispondere di sì, ma non credo sia possibile. A cronometro è troppo fermo e in salita rispetto a Bernal, Pogacar e Roglic ne ha di meno. È un corridore forte, ma dubito possa vincere un grande Giro in futuro».

Alcuni dicono che provando a fare classifica Ciccone si snaturerà. Lui è un attaccante…

«È deve continuarlo ad essere, pur con parsimonia. Se ha l’occasione non deve stare a pensare, una vittoria al Giro o al Tour è preziosissima. Ovviamente se vuole un podio in una grande corsa a tappe non può attaccare su ogni salita. Deve imparare a scegliere il momento giusto».

Della partenza di Nibali invece cosa ci dici?

«Che ne beneficeranno sia Nibali sia la Trek. È chiaro che la scintilla tra i due non è mai scattata. Una presenza come quella di Vincenzo, ingombrante (essendo un grande campione), oscurava quella di compagni più giovani e meno forti. Ora avranno più spazio senza di lui. Per quanto riguarda il siciliano torna nella squadra con cui ha vinto di più, ritrova Martinelli e molti altri membri dello staff con cui ha condiviso successi e trionfi. Non poteva scegliere team migliore».

La Trek avrà poi il campione del mondo U23, Filippo Baroncini…

«Un talento enorme. Mi ha impressionato al Giro d’Italia U23 quando vinse la tappa a cronometro ed era sempre nelle prime posizioni, pur lavorando per Ayuso. La Trek gli permetterà di crescere con calma, facendogli fare esperienze importanti e non facendogli perdere la sua abitudine con la vittoria e il ruolo da capitano».

Un po’ quello che sta accadendo con Tiberi, giusto?

«Esatto, con la differenza che Tiberi è ancora più piccolo. Lui è un 2001 ed è passato professionista dopo una sola stagione tra gli Under 23 in maglia Colpack. Un po’ presto secondo me, ma solo il tempo ci dirà chi aveva ragione».

Trek-Segafredo: entrate e uscite

Entrate:Jon Aberasturi (Caja Rural)
Filippo Baroncini (Neo Pro)
Marc Brustenga (Neo Pro)
Dario Cataldo (Movistar)
Asbjørn Hellemose (Neo Pro)
Markus Hoelgaard (Uno-X)
Daan Hoole (Neo Pro)
Tony Gallopin (Ag2r)
Simon Pellaud (Androni)
Antwan Tolhoek (Jumbo-Visma)
Otto Vergaerde (Alpecin-Fenix)
Uscite:Nicola Conci (Gazprom)
Koen de Kort (Ritiro)
Niklas Eg (Uno-X)
Ryan Mullen (Bora)
Antonio Nibali (Astana)
Vincenzo Nibali (Astana)
Kiel Reijnen (Ritiro)
Michel Ries (Arkea)