Nel 2016, Primoz Roglic ha iniziato la sua carriera da ciclista professionista nel Team Jumbo-Visma. Da allora, il 32enne sloveno ha costruito un palmarès impressionante. Al servizio della squadra olandese, ha ottenuto più di cinquanta vittorie, tra cui Liegi-Bastogne-Liegi, quindici tappe nei Grandi Giri e tre volte la classifica generale della Vuelta a España. Roglic aveva ancora un contratto con la squadra del direttore generale Richard Plugge fino al 2023. Quell’accordo è stato cambiato ed esteso per ulteriori due anni.
Per Roglic, continuare per altre quattro stagioni l’avventura nel team olandese, è stata una scelta molto naturale: “Sono cresciuto con questa squadra da quando sono arrivato nel 2016. Abbiamo già una bella storia insieme di cui sono molto orgoglioso. Ho fatto il mio debutto nel gruppo del World Tour in un’età un po’ più tarda rispetto agli altri e non è stato sempre facile. Tuttavia, le cose sono andate avanti rapidamente per me e sono cresciuto grazie alla squadra. Non sono l’unico responsabile dei tanti bei momenti vissuti. L’ho fatto insieme ai miei compagni di squadra e allo staff. È bello far parte di questa squadra anche nei prossimi anni“.
“I miei obiettivi sono indipendenti dai risultati“, continua Roglic: “Voglio migliorare ancora in aree specifiche. Sia fisicamente che mentalmente, come team leader e come persona. Sono nel posto giusto per questo. Vedremo su cosa ci concentreremo nei prossimi anni“.
Il direttore sportivo Merijn Zeeman definisce straordinario il fatto che Roglic sia rimasto legato al Team Jumbo-Visma per così tanto tempo: “Troviamo molto speciale che Primoz estenda ancora una volta e, ad oggi, corra per tutta la sua carriera professionale con la nostra squadra. Ne siamo felici e anche molto orgogliosi. Primoz incarna la trasformazione della nostra squadra negli ultimi anni. Questa estensione del contratto ci consente di fare piani precisi e inseguire obiettivi prestigiosi per i prossimi anni in cui lui giocherà un ruolo centrale. Primoz è uno dei pilastri della squadra. La cultura che abbiamo costruito insieme è molto applicabile all’atleta e alla persona Primoz Roglic“.
