La panoramica di Merckx sui campioni di oggi: «Ganna mi entusiasma, deve provare il Record dell’Ora. Van Aert e Van der Poel sono condannati a vincere»

Merckx
Eddy Merckx, durante l'incontro alla DMT con Tadej Pogacar (foto: M.Reggiani)
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Quando Eddy Merckx parla è sempre bene stare ad ascoltare. In un’intervista rilasciata a Eurosport, il “Cannibale” ha avuto modo di fare una panoramica sul ciclismo di oggi, non mancando di sottolineare le differenze con la propria epoca e i corridori che più lo stanno entusiasmando nelle ultime stagioni.

Tra i maggiori talenti c’è senza dubbio Filippo Ganna, considerato da Merckx «un corridore totale». «Il piemontese può vincere di tutto, fa parte di quei campioni che vanno forte su diversi terreni. In più Ganna potrà provare ad abbattere il Record dell’Ora in futuro».

Entusiasmante poi la sfida tra Wout Van Aert e Mathieu Van Der Poel, capaci di ricreare un’intensa rivalità nel mondo del ciclismo da gennaio a dicembre, dalla strada al ciclocross. «Wout ha vinto a crono, in volata, sul Ventoux. È un supercampione, come quelli del passato. – spiega Merckx – Faccio il tifo anche per Mathieu perché ha già vinto il Fiandre battendo il suo eterno rivale e per poco ha sfiorato la Roubaix. Sono due corridori condannati a vincere».

Un occhio di riguardo Merckx lo ha sempre per il suo Belgio e automaticamente non può non parlare di Remco Evenepoel. «Ammiro il suo carattere. È giovanissimo e non si tira mai indietro, oltre ad avere del grande talento. Un suo difetto è che gli è mancato qualcosa di esperienza: saltare gli Under 23 non è mai consigliabile. Comunque spero che nei prossimi anni possa sistemare anche questi aspetti e mettere ancora di più in mostra la sua classe».

Eddy Merckx conclude la sua analisi con la coppia della QuickStep, Julian Alaphilippe e Mark Cavendish. «Del francese c’è poco da dire. È un campione che oltre a vincere due mondiali è stato capace di vincere tappe mosse e di montagna al Tour e indossare la maglia gialla. Nella gara iridata di Lovanio è stato impressionante. Per lui ho solo complimenti.

«Stessa cosa per Cavendish, davanti al quale mi tolgo il cappello. Nessuno pensava potesse tornare a questi livelli e invece ce l’ha fatta conquistando quattro tappe e la maglia verde al Tour. Siamo in cima alla lista dei più vincenti di sempre alla Grande Boucle, un onore. Se batterà il mio record non ce l’avrò con lui!».