Elisa Balsamo e la nuova avventura alla Trek: «Classiche, Giro Rosa e Tour per onorare la maglia iridata. Voglio imparare dalla Deignan e la Van Dijk»

Balsamo
Elisa Balsamo in una foto d'archivio
Tempo di lettura: 2 minuti

Presa tra gli esami all’università e la preparazione invernale in vista della prossima stagione, Elisa Balsamo appare visibilmente motivata per questa nuova avventura con la maglia della Trek-Segafredo. La maglia iridata le ha acceso i riflettori di tutto il mondo, ma lei non vuole scomporsi.

«La mia vita non è cambiata eccessivamente. Certo, vestire questa maglia mi dà più consapevolezza nei miei mezzi. Tuttavia io resto umile. So di avere ventitré anni e ancora moltissimo da imparare. Quando ho firmato con la Trek dovevo ancora correre i mondiali e ho scelto questa squadra proprio perché posso allenarmi al fianco di campionesse come la Deignan, la Van Dijk, la Longo Borghini e molte altre».

Il programma di Elisa Balsamo sarà molto ricco. Inizierà a metà febbraio alla Vuelta Valenciana, in Spagna, e da quel momento non si fermerà più. «La stagione si dividerà in due blocchi, il primo dei quali davvero intenso. Correrò le classiche del pavé, che si adattano molto alle mie caratteristiche da passista veloce, e poi sarò al via sia del Giro Rosa sia del nuovo Tour de France femminile. Sarà un modo anche per onorare la maglia iridata nelle corse più importante della stagione. Ovviamente non mancherà anche il Trofeo Binda in Italia».

Il cambiamento dalla Valcar, una realtà molto più piccola per quanto vincente, alla Trek-Segafredo non è certo di poco conto. Il mondo del WorldTour è completamente diverso ed Elisa ne ha già avuto un assaggio. «La Valcar per me era come una seconda famiglia. C’era meno pressione e le persone erano più o meno sempre le stesse. Il passaggio l’ho sentito soprattutto a livello di organizzazione, già solo a livello di staff. Chiaramente qui le aspettative sono anche molto alte, parliamo di una squadra che è tra le migliori al mondo».

Infine il capitolo pista. La Balsamo, sebbene impegnatissima su strada, non rinuncerà ai tanto amati velodromi. «In questi giorni decideremo il programma della pista, una specialità che io intendo portare avanti per molti anni ancora. Tra Natale e Capodanno sarò in ritiro con la “nuova” Nazionale di Villa. Credo che Marco porterà una ventata di aria fresca, oltre che la grande esperienza accumulata in questi anni tra gli uomini. L’obiettivo è quello di ripetere i successi di Ganna e gli altri azzurri anche tra le donne».