Ma l’UCI in che mondo vive?

David Lappartient, presidente dell'UCI, ai mondiali di Lovanio 2021
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È difficile comprendere l’entusiasmo con cui l’Uci annuncia il format dei campionati del mondo che si svolgeranno in Australia. Mentre in tutto il mondo ritorna forte il timore per una pandemia che non accenna ad allentare la sua morsa, l’UCI annuncia la trasferta da tutto il mondo in Australia per i professionisti, per le donne, per gli under e per gli juniores. Una concentrazione di atleti da tutto il mondo che non può non destare preoccupazione (ma sono a settembre).

L’Uci ha infatti deciso di coinvolgere nell’appuntamento anche la categoria Juniores che era presente in passato nella massima rassegna mondiale con i professionisti, ma era stata poi depennata per una calendarizzazione più favorevole agli impegni della loro età (esami di maturità). Era necessario proprio in questa occasione allargare la partecipazione ai campionati del mondo?

Soprattutto alle categorie giovanili questi rischi dovevano essere evitati. Vogliamo poi parlare dell’aumento dell’impegno economico imposto con l’allargamento alle Federazioni?