Moscon riparte dall’Astana: «I problemi al cuore sono ormai alle spalle. Sogno le classiche, allenarmi con Nibali è motivo di orgoglio»

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Gianni Moscon in una foto d'archivio in maglia azzurra al campionato europeo
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Messi alle spalle i problemi al cuore che lo avevano costretto a dei controlli all’ospedale, Gianni Moscon è pronto a ripartire dall’Astana. Sei anni alla Sky/Ineos non si dimenticano facilmente e il trentino afferma di non avere particolari rimpianti. Non tutto è sempre andato per il verso giusto, ma non è più il momento di parlarne. Molto si è scritto e detto in queste stagioni, ora bisogna solo pensare al futuro, a questo nuovo capitolo con la maglia celeste dell’Astana-Qazaqstan.

Ripartiamo dunque da quei giorni che hanno preoccupato tutti i tifosi di Moscon. «Il problema è ormai alle spalle – rassicura Gianni – ho un loop cutaneo che mi permetterà di monitorare la situazione, ma gli ultimi esami non hanno mostrato ulteriori segni di tachicardia, neppure gli stimoli artificiali. Avere tutto sotto controllo mi permette di iniziare la stagione senza intoppi».

Per il trentino questo è il primo ritiro della sua carriera tra i professionisti con un’altra squadra che non fosse la Sky. L’impatto con il nuovo ambiente, a detta di Gianni, è stato molto positivo. «Sono stato accolto fin da subito a braccia aperte. C’è un ottimo clima nel gruppo, raramente ho visto tanta coesione e unione. Sicuramente avere molti atleti e membri dello staff italiani aiuta. Sono davvero felice di essere arrivato qui».

Moscon ha già stretto un ottimo rapporto con i nuovi compagni, su tutti Vincenzo Nibali, con il quale ha già condiviso molte esperienze con la nazionale tra mondiali e Olimpiade. «Vincenzo per me è un idolo. Allenarmi con lui e correre al suo fianco è motivo di grande orgoglio, parliamo di uno dei corridori più forti e vincenti del nostro ciclismo. Il suo ritorno all’Astana è stimolante, sono sicuro possa lasciare ancora il segno».

Sui programmi Gianni si tiene più cauto. Non si vuole sbilanciare e spiega che tutto è in fase di definizione. Ovviamente saranno centrali le classiche, dalla Sanremo al Lombardia, passando per Fiandre, Roubaix e Liegi. Un menù ricco che nel mentre dovrebbe vedere anche uno tra Giro d’Italia e Tour de France.