Vincenzo Nibali carico e motivato: «La mia stagione comincerà alla Valenciana. Vivrò il mio ritorno all’Astana come una nuova avventura»

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Vincenzo Nibali in una foto d'archivio alla sua Gran Fondo a Porto Recanati. Da quando ha appeso la bici al chiodo è il consulente tecnico della Q36.5 Pro Cycling Team
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La stagione 2022 è ufficialmente iniziata per Vincenzo Nibali e i ragazzi dell’Astana-Qazaqstan. Lo Squalo è volato in Spagna per il primo ritiro stagionale con la squadra e nella conferenza stampa di presentazione è apparso motivato e determinato a lasciare il segno.

«È un dolce ritorno a casa, anche se molto è cambiato da quando sono andato via. Voglio viverla come una nuova avventura, lavorando al fianco di ragazzi molto più giovani desiderosi di imparare e ovviamente trovando gli spazi per mettermi in mostra».

Nibali ritrova Beppe Martinelli, il direttore sportivo con cui ha condiviso alcuni dei successi più importanti della sua carriera, dalla doppietta al Giro d’Italia al Tour de France e molto altro. Questa mattina “Martino” ha paragonato Vincenzo a Ibrahimovic, parlando di lui come una scommessa che vuole assolutamente vincere.

«Ho letto le sue parole, mi fanno molto piacere. Ibra è un vincente anche sopra i quarant’anni. Rispetto ad anni fa molto è cambiato nella mia preparazione, nel modo di alimentarmi. Mi sono dovuto adattare all’età che avanzava. La voglia di lavorare insieme è tanta. Siamo partiti con il piede giusto».

Sui programmi Nibali non si sbilancia. Il ritiro con la squadra è appena cominciato e tutto verrà definito nei prossimi giorni. Certamente c’è la voglia di vivere a pieno il periodo delle classiche prima di buttarsi sul Giro d’Italia, senza eccessive pressioni.

«Ho parlato con Martinelli e Mazzoleni per il programma della stagione, partirò in Spagna, a Valencia. Non abbiamo definito ancora il programma con precisione, siamo appena arrivati qui in ritiro. Mi piacerebbe tornare al Fiandre o esordire alla Roubaix, ma sarà difficile. È molto più probabile un ritorno alla Liegi».

Una domanda poi sui suoi possibili obiettivi nei grandi Giri. «Non voglio mettermi alcuna pressione, e neppure correre con l’ossessione di voler raggiungere per forza un risultato. Certo, ci sono corse in cui voglio fare bene e non intendo mancare, ma la vivrò in modo diverso. Attenzione, ciò non vuol dire che non ci metterò tutto me stesso. So che la concorrenza, soprattutto dei più giovani è spietata, ma io mi farò trovare pronto».

Riguardo al ritiro Nibali ha parlato di quanto fatto questi due giorni dopo il lungo volo che dal Kazakistan ha portato gli atleti in Spagna. «Il training camp è iniziato bene. Abbiamo provato i nuovi materiali, fatto dei test con la bici da crono, prese misure e posizioni. In più alcune ore di allenamento che non fanno mai male. Vogliamo tornare da questo ritiro il 20 dicembre con la consapevolezza di aver già sulle gambe un buon carico di lavoro che ci permetta di impostare bene i primi mesi dell’anno».