Bastianelli verso l’infinito e oltre: «Sogno la maglia gialla al Tour! La voglio regalare alla mia Clarissa»

Bastianelli
Marta Bastianelli in una foto d'archivio agli Europei di Trento 2021
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Marta Bastianelli, atleta del team Alé BTC Ljubljana, affiliata al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre si racconta: un “viaggio narrativo” che parte dal racconto delle vacanze a Santo Domingo e arriva al sogno giallo del Tour donne 2022, passando per gli allenamenti invernali, le vittorie della stagione appena conclusasi e dulcis in fundo, le amorevoli parole sulla piccola Clarissa. Si rivela non solo un’atleta di grande prestigio ma anche una super mamma.

Marta, cosa può dirci delle sue vacanze a Santo Domingo?

«Bellissimo posto come potete immaginare; zone esotiche, relax, mare».

Insomma, un posto adatto per ricaricare le pile in vista della prossima stagione.

«Si, esatto!».

Marta Bastianelli con la maglia delle Fiamme Azzurre

Marta, ha già iniziato la preparazione? Quali sono i suoi programmi di allenamento invernali?

«Sì, abbiamo già iniziato palestra, piscina, delle attività alternative alla bici. L’intento è quello di fare qualcosa di differente da ciò che è la bici di per sé. In questo periodo ci stiamo dedicando anche ad un po’ di tecnica in mtb, delle camminate a piedi. Procede tutto bene come al solito, ogni stagione è un po’ a sé, però dai, vediamo».

Adesso quindi si trova in Abruzzo?

«Sì, adesso sono in Abruzzo, come sempre del resto, vivo qui! Abbiamo dei posti speciali per allenarsi sia in bici che non; io sono nel mezzo, tra mare e montagna, infatti se ho voglia di andare al mare, posso arrivarci in 10 km, mentre per arrivare in montagna sono circa 30 km. Comunque ribadisco che sono posti magnifici che si prestano ad allenamenti per ogni tipo di terreno».

E i castelli? Le mancano?

«Sì, mi mancano. Mi mancano tanto, però torno spesso. Lì mi sento più a casa mia, nel senso che molte stradine già le conosco. Insomma, non ho paura nemmeno di avventurarmi, cosa di cui magari a volte qui risento, specialmente in mtb perché non è semplice fare delle strade che non si sono mai fatte: bisogna sempre prestare un po’ di attenzione».

Beh, certo. É risaputo che la BTC Ljubljana è stata rilevata dalla UAE, uno dei team più importanti e di prestigio nel ciclismo maschile. Cosa rappresenta per lei questo progetto? Un passo sempre più deciso verso l’emancipazione del ciclismo femminile?

«Allora quello che posso dirvi ad oggi, è che la mia squadra, la Alé Cipollini è stata rilevata da questo team. Ci sono molte novità e sicuramente molte curiosità ancora in corso di svolgimento, soprattutto di conferme e ufficializzazione. Sicuramente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sapremo ancora meglio ciò che succederà, quindi più di questo non posso dirvi. Ovviamente, che un team maschile possa pensare di promuovere una tale iniziativa, per il movimento femminile non può che essere una miglioria. Quindi sono felice e mi auguro che nel futuro, da qui in poi, ogni squadra maschile World Tour possa valutare l’idea di aprirsi a un movimento femminile».

Bene. Cosa può dirci della stagione 2022? Dopo la vittoria al Giro di Svizzera, una tra le tante del 2021, sta già pensando al 2022 come un anno vincente da aggredire con la stessa grinta che da sempre è il suo marchio di fabbrica?

«La vittoria in Svizzera non è stata ovviamente l’unica, tuttavia è stata una delle prime dopo un bruttissimo periodo tra quarantena e quant’altro. Un periodo che tra l’altro, purtroppo, mi ha vista ferma causa di Citomegalovirus e mononucleosi, presi nello stesso momento. Quindi potete immaginare come ci si sentisse, dall’essere abituata a vincere 8/9 gare all’anno, al non aver ancora avuto la gioia di vedere l’ordine d’arrivo… Ovviamente quella vittoria di cui mi domandate è stata un po’ una vittoria liberatoria: il riscatto di un periodo difficile. Di conseguenza poi, questa mi ha dato la forza di vincere anche molte altre gare durante la stagione. Quella più importante è stata una gara World Tour in Inghilterra, vediamo. Diciamo che non abbiamo ancora dei piani specifici per il prossimo anno; di gare ce ne sono molte, tra cui il Tour de France donne: anche questa un’ottima possibilità per noi tutte. Sicuramente ci sarà da divertirsi!»

Dunque ti piacerebbe prendere parte al Tour de France?

«Sicuramente è una gara che potrebbe interessarmi. Tra l’altro ho visto la presentazione del Tour in diretta e ho notato con piacere che alcune tappe si addicono alle mie caratteristiche, quindi a tempo debito con gli organi della squadra si deciderà».

Maglia gialla alla prima tappa?

«Eh…! Tra l’altro la prima tappa è forse quella più adatta a me, dato che sulla carta fa gola a cicliste che sono un mix tra ruote veloci e passiste veloci. Quindi si, sicuramente sarebbe un sogno, magari…!».

Bene… Allora teniamo tutti quanti le dita incrociate per lei, soprattutto Clarissa che aspetta il leoncino!

«Eh… anche lei ora ha sempre più mentalità vincente ed è per me sia uno stimolo ma anche un’occasione di confronto con le altre mamme cicliste con cui corro abitualmente alle gare. Però lei è felice, speriamo di poterle dedicare qualche bella vittoria!».

Un’ultima domanda, proprio sulla piccola Clarissa. Abbiamo visto dalle foto che pubblica che per il momento è una magnifica ballerina: proseguirà la sua carriera da danzatrice oppure seguirà le sue orme e diverrà una piccola grande campionessa da World Tour?

«Allora, intanto io mi auguro che lei faccia sport, perché credo che possa dare un input importante alla gioventù di oggi, perché vedo che il mondo va avanti troppo velocemente, e lo sport dal canto suo, è in grado di farti tornare in quella dimensione in cui ti devi sudare tutto per ottenere ciò che vuoi. Quindi mi auguro che lei faccia sport a livello professionale perché proprio in tal modo è possibile anche una crescita personale, nonché caratteriale. Spero che intraprenda questa strada: che poi sia danza, ciclismo o atletica, non fa differenza alcuna; noi da genitori non possiamo che supportarla, starle vicino, accettarlo e aiutarla laddove possiamo. Ovviamente se si dedicherà al ciclismo avrà la strada un po’ più in discesa, però deciderà lei! Per il momento le piace danzare e noi siamo felici di questo!».

Va bene Marta, allora se Clarissa sceglierà il ciclismo vi vedremo con la stessa maglia: due leonesse!

«Speriamo dai…!».

Grazie Marta, in bocca al lupo per la prossima stagione!

«Crepi!».