CICLOMERCATO: l’Astana torna a parlare italiano. Saligari convinto: «Moscon e Nibali due acquisti importanti. Sbagliato dare via Sobrero»

Nibali
Vincenzo Nibali in maglia Astana al Giro d'Italia 2016, poi vinto.
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Una tra le formazioni più attive sul ciclomercato è stata senza alcun dubbio l’Astana-Qazaqstan. I risultati non eccezionali di questi ultimi anni hanno fatto cambiare decisamente rotta alla formazione kazaka che, visto anche il ritorno al comando di Alexandre Vinokourov, è tornata su una mentalità più italiana.

Sono ben sette i corridori azzurri che si sono uniti all’Astana per il 2022. Spiccano ovviamente i nomi di Vincenzo Nibali e Gianni Moscon, due che possono dare molto in termini di risultati all’esigente “Vino”. Ne parliamo con Marco Saligari che con noi traccia un bilancio del ciclomercato di ciascuna squadra WorldTour.

Marco, l’Astana torna a parlare italiano. Che ne pensi?

«Mossa azzeccatissima. L’Astana ha costruito alcuni dei suoi più grandi successi appoggiandosi a corridori italiani. Nibali e Aru su tutti, ma anche gregari come Scarponi, Rosa, Cataldo, Vanotti: anni d’oro per il nostro ciclismo».

Credi che Nibali possa dare ancora qualcosa?

«Non dobbiamo certo aspettarci la vittoria del Giro d’Italia, sia chiaro, ma un fuoriclasse come Nibali può tirare fuori il coniglio dal cilindro in qualsiasi momento. È in fase discendente, ma l’Astana ha fatto bene a credere in lui per questo finale di carriera sia dal punto di vista sportivo sia dal punto di vista dell’immagine. E non dimentichiamoci che in ammiraglia c’è sempre Beppe Martinelli, chi meglio di lui potrà guidarlo?»

In Astana troveremo anche Moscon…

«Gianni ha fatto bene ad andare via dalla Ineos. Sei anni nella stessa squadra sono tanti, c’è il rischio di appiattirsi un po’ e di perdere motivazioni. Troppe polemiche, troppi alti e bassi. Era il momento di cambiare perché il talento ce l’ha e bisogna metterlo in atto».

C’è da rilanciare anche Valerio Conti…

«Un altro che come Moscon si è un po’ appiattito e adagiato in questi ultimi anni. Non si va in maglia rosa per caso, lui è un attaccante, un coraggioso. Un atleta simile ha la necessità di essere sempre spinto e motivato. Altro acquisto importante».

Quindi che voto dai al ciclomercato Astana?

«Un 7,5».

Voto alto ma non altissimo, come mai?

«Due motivi principali. Il primo riguarda le corse a tappe e le classiche: hanno perso Vlasov e Fuglsang. Due corridori importanti uno per il futuro e uno per il presente e le ultime cartucce in corse come la Liegi o il Lombardia. Il secondo è aver perso due giovani talenti come Andrea Piccolo, il quale non si è capito bene cosa sia successo, e Matteo Sobrero».

Astana-Qazaqstan: entrate e uscite

Entrate:Leonardo Basso (Ineos)
Valerio Conti (UAE)
David De La Cruz (UAE)
Joe Dombrowski (UAE)
Michele Gazzoli (Neo Pro)
Sebastian Henao (Ineos)
Miguel Angel Lopez (Movistar)
Gianni Moscon (Ineos)
Antonio Nibali (Trek-Segafredo)
Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo)
Nurbergen Nurlykhassym (Neo Pro)
Alexandr Riabushenko (UAE)
Simone Velasco (Gazprom)
Andrey Zeits (BikeExchange)
Uscite:Alex Aranburu (Movistar)
Jakob Fuglsang (Israel)
Jonas Gregaard (Uno-X)
Hugo Houle (Israel)
Gorka Izagirre (Movistar)
Ion Izagirre (Cofidis)
Merhawi Kudus (EF)
Andrea Piccolo (Svincolato)
Oscar Rodriguez (Movistar)
Luis Leon Sanchez (Bahrain)
Matteo Sobrero (BikeExchange)
Nikita Stalnov (Ritiro)
Aleksandr Vlasov (Bora)