Unzué e lo sfogo per i limiti della Movistar: «Il budget fa la differenza. Certi corridori costano troppo»

Eusebio Unzué, team manager della Movistar, al seguito della squadra durante la stagione 2021
Tempo di lettura: 2 minuti

In questo ciclismo c’è grande qualità a getto continuo, ma correre di sciabola e spada e non di fioretto non è possibile per tutti. Eusebio Unzué, general manager della Movistar, ha un’esperienza infinita ed è acuto conoscitore del nostro mondo. Mondo nel quale la sua squadra, nota in passato come Banesto, Illes Balears e Caisse d’Erpagne, non riesce più a vincere come una volta. Limiti interni al team e dinamiche esterne che non permettono più a Unzué di poter ambire ai nomi top del circus delle due ruote. Lo sfogo del dirigente spagnolo è sincero e allo stesso tempo allarmante, su quibicisport.

Eusebio Unzué e lo sfogo per i limiti della Movistar: «Dobbiamo spendere quello che abbiamo»

«Sono sempre ottimista – ha dichiarato il Unzué al Diario de NavarraCon quello che abbiamo più quello che ci arriva, spero che possiamo fare un anno un migliore del 2021 perché i giovani che abbiamo stanno maturando e facendo esperienza. Sono ragazzi con qualità che prima o poi riusciranno a mostrare, ne sono convinto. Ma la cosa più importante di cui abbiamo bisogno è tranquillità dalla pandemia».

In seconda battuta ha dichiarato: «Il livello di budget è importante, è ciò che fa la differenza, come in ogni cosa. Noi possiamo desiderare certi corridori, o qualcuno vorrebbe venire con noi, ma non possiamo. Dobbiamo spendere quello che abbiamo e ci sono certi corridori che per noi sono inaccessibili».

Il pensiero sulla “Generazione di Fenomeni“: «Pogacar, Van der Poel, Van Aert, Bernal, Evenepoel incarnano tutti il modello del campione prematuro, ragazzi che hanno delle qualità così grandi all’età di vent’anni. Da ventenni sono già pronti per aspirare e vincere grandi corse. Questa non è una cosa che possono fare tutti. Bisogna anche vedere se riusciranno a durare nel tempo o se arriveranno prima al loro declino».

In conclusione l’analisi su Mas e Valverde: «Il 2021 ha confermato che Enric Mas è un uomo da tre settimane; sarà difficili vincere, ma è importante sapere che abbiamo una carta da giocarci per lottare per il podio. Dobbiamo anche vedere come procederà il declino di Alejandro Valverde: nel 2021 è tornato a vincere ed è stato con i migliori, quindi vuole correre ancora un anno».