Il curioso caso di Benjamin Button o Lo strano caso di Dottor Jekyll e Mr Hyde? Di sicuro è un caso che continua come le migliori serie Netflix che ti prende dal primo episodio e non la molli più: è quello tra la Movistar e Miguel Angel Lopez. Il One Man Show di oggi è di Eusebio Unzué, general manager della squadra spagnola, che attacca senza esclusione di colpi lo scalatore colombiano, protagonista del clamoroso ritiro nella penultima tappa della Vuelta 2021. A tutto Unzué su quibicisport.
Movistar, il ritiro di Lopez alla Vuelta scatena ancoa Unzué: «Frustrato e mentalmente distrutto. Ha avuto paura»
Al Diario de Navarra, Unzué ha ribadito ancora una volta come la decisione di Lopez di ritirarsi dalla Vuelta, sia stata una scelta non condivisa dal team: «Ha preso la decisione peggiore che potesse prendere. Abbiamo provato di tutto per farlo andare avanti, ma c’è stato un momento in cui è crollato. Invece di superarlo, come qualsiasi altro momento, ha visto scivolare via un altro podio e questo ha generato un’enorme frustrazione che non è riuscito ad assimilare. Avrebbe potuto pensare di arrivare sesto, ma invece di avere una reazione normale come qualsiasi atleta, ha avuto paura».
Lopez è tornato all’Astana, dopo una sola stagione in Spagna e il concetto che fa passare Unzué è molto forte e profondo: «Volevamo che continuasse a lottare perché ciò che poteva ottenere era molto importante per rispetto dei suoi compagni di squadra, dello staff e dello sponsor. Era frustrato e mentalmente distrutto. La sua testa era troppo piena. Non mi era mai successa una cosa del genere, e nonostante sia passato del tempo non ho ancora capito cosa sia accaduto».
In conclusione Unzué ha affermato: «La frustrazione e la disperazione sono comprensibili, ma una tale via d’uscita non lo è. Lui e sua moglie, tramite il loro manager, hanno preso la loro strada. Non volevano continuare, abbiamo rotto la nostra relazione e basta».
