MONDIALI 2021 / Evenepoel, che risposta a Merckx: «Io lo rispetto, lui no. Forse perché non vado nella squadra di suo figlio». E sentite cosa dice Van Aert

Evenepoel
Remco Evenepoel con la maglia della nazionale belga agli Europei 2021 di Trento
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Se fosse dipeso da Eddy Merckx, Remco Evenepoel non sarebbe al Mondiale. Merckx è stato molto duro, rispondendo ai giornalisti di Het Nieuwsblad, e ha detto che i Giochi di Tokyo hanno dimostrato che Evenepoel corre solo per se stesso, non per il resto della squadra.

Evenepoel ha risposto alle dichiarazioni di Merckx durante la conferenza stampa della nazionale belga a Mechelen, giovedì sera. «E’ qualcuno per cui ho molto rispetto. Forse gli dà ancora fastidio che io non vada nella squadra di suo figlio. E a quanto pare il rispetto non è reciproco».

Non deve essere facile essere criticato da Merckx, soprattutto per un corridore belga: Merckx è il vero re del ciclismo mondiale, in Belgio è ancora qualcosa di più. Remco ha risposto a Eddy che non può fare molto di più che votarsi completamente alla causa. «Stiamo solo facendo del nostro meglio. Non sono qui per fregare la squadra. Non mi è mai passato per la mente».

Anche Wout Van Aert è intervenuto in sua difesa. «Remco ha una grande personalità. Ma ci troviamo bene. Siamo entrambi grandi lavoratori che la pensano allo stesso modo. Penso che sia fantastico sentire quanto sia motivato a contribuire come parte della squadra. Non ho assolutamente paura che non saremo dalla stessa parte». 

Naturalmente c’è la possibilità che le cose non vadano al meglio, Van Aert se ne rende conto. Ma preferisce non pensarci adesso: «Potrei avere male alle gambe o avere qualcosa che non va. Ma partiamo tutti dall’idea che sono io quello che dovrebbe provare a chiudere la gara. Tutti capiscono che sono io quello che ha le migliori possibilità».

Van Aert ammette che con il titolo mondiale di domenica realizzerebbe un sogno: «Potrei anche ritirarmi», ha scherzato. Poi si fa serio: «Mi preoccupano le cose che spettano a me, come devo affrontare la gara, come trascorrerò gli ultimi giorni e come mi preparerò perfettamente. Il risultato dipende da questo. Ma nel Paese del ciclismo sarebbe bello seguire le orme di Gilbert».