GIRO D’ITALIA / Merckx critica Evenepoel: «Ha sottovalutato la corsa, deve crescere molto»

Remco Evenepoel alla partenza di Canazei: la diciassettesima tappa è stata l'ultima del Giro d'Italia 2021 del belga della Deceuninck-Quick Step
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Era arrivato al Giro d’Italia senza aver mai corso prima in stagione. Remco Evenepoel ha puntato subito al bersaglio grosso, nonostante la lunga inattività, derivante dal terribile infortunio rimediato al Giro di Lombardia 2020. La forma fisica ancora approssimativa e l’inesperienza in un Grande Giro hanno allontanato il belga della Deceuninck Quick-Step dalla lotta per la vittoria. Ieri il colpo di grazia alle sue speranze di provare a concludere la corsa rosa: i postumi di una caduta lo hanno spinto al ritiro. Il bottino è apparso dunque piuttosto magro e non mancano le prime critiche a Evenepoel.

La stoccata di Merckk a Evenepoel

Qualche consiglio a Remco è arrivato da Eddy Merckx. Il campione belga ha spiegato il suo punto di vista a Nieuwsblad: «Sono rimasto scioccato quando sono andato per la prima volta al Giro nel 1967. E avevo già guidato due volte la Parigi-Nizza e il Midi Libre. Sono svanito nell’ultima settimana del Giro anche se avevo già vinto al Blockhaus e in una volata di gruppo. Quindi voglio solo dire: Remco dovrà ancora migliorare in molte aree per vincere un Grande Giro. Penso che abbia sottovalutato il Giro. Non c’è niente di sbagliato in questo. Del resto, come dice Patrick Lefevere: “Non ci sono miracoli”».