AMARCORD/56 Casagrande e Ferretti a caccia del Giro 2001. Ma la corsa di “Nando” durerà solo due giorni

Tempo di lettura: 2 minuti

Quel Giro “quasi vinto” era ancora un peso sullo stomaco, uno spettro che tardava a dileguarsi. Francesco Casagrande, detto “Nando”, era stato in rosa per undici tappe, ma alla cronoscalata del Sestriere, penultima tappa, si era presentato in condizioni precarie per un problema al nervo sciatico. Uno splendido Garzelli non aveva perdonato la sua defaillance e gli aveva soffiato il trionfo proprio sul filo di lana. 

Storie del Giro d’Italia 2000. Nell’inverno successivo, passato alla Fassa Bortolo di Giancarlo Ferretti, Casagrande preparava la grande rivincita. La copertina di Bicisport, nel numero di febbraio 2001, lo ritrae proprio con il direttore sportivo romagnolo, che quell’anno, a dispetto della sua predilezione per i traguardi di giornata, si era convinto a puntare deciso alla vittoria del Giro, proprio sfruttando la vena di Casagrande. 

Francesco Casagrande in maglia rosa nel Giro d’Italia del 2000 accanto a Stefano Garzelli, che gli avrebbe poi soffiato la vittoria conclusiva proprio alla fine della gara

Il sogno rosa spezzato da una diagnosi impietosa

Nando fece tutto il suo dovere: a fine aprile era già in tiro, tanto da vincere il Giro del Trentino, tradizionale anteprima della corsa rosa, e presentarsi al Giro da favorito assoluto. Nessuno poteva immaginare che la sua grande avventura sarebbe durata soltanto due giorni: nella Giulianova-Francavilla al Mare, divenuta una gigantesca trappola per la pioggia e l’asfalto viscido, caddero in molti. Tra questi proprio Casagrande, tradito da una curva nella discesa da Chieti.

Arrivò al traguardo con una manciata di secondi di ritardo, ma il peggio venne dopo, dalla diagnosi dell’ospedale di Pescara: frattura dell’ulna e del radio dell’avambraccio sinistro. La cometa del Giro d’Italia si allontanava dall’orizzonte del corridore toscano, come sarebbe avvenuto anche negli anni successivi: nel 2002, da quarto in classifica, Casagrande sarà squalificato con l’accusa di aver provocato la caduta del colombiano Freddy García. L’anno dopo lascerà per problemi intestinali, in quello che sarà il suo ultimo Giro d’Italia.