Giro d’Italia / Fortunato esulta: «Basso mi ha detto di attaccare, non credevo alla vittoria»

Lorenzo Fortunato racconta incredulo le sue sensazioni dopo la vittoria
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Ha stupito tutti con un attacco sullo Zoncolan. Lorenzo Fortunato è l’uomo copertina della quattordicesima tappa. Il corridore bolognese della Eolo-Kometa scatta negli ultimi chilometri della salita più temuta del Giro d’Italia e si prende un sorprendente e meritato successo.

Incredulo

Subito dopo la tappa, Fortunato ha parlato ai microfoni di Rai Sport: «In realtà non ho capito cosa ho fatto. Sono partito in fuga per provare a vincere. Nei giorni scorsi non l’avevo fatto. Oggi mi sono detto che avrei dovuto farlo. Senza Albanese non ce l’avrei fatta. Quando abbiamo iniziato la salita, tenevo d’occhio Mollema e Bennett. Nel momento in cui ho visto che stavo bene, ho provato a stare dietro a Tratnik. Finché non passavo l’arrivo, non credevo alla vittoria».

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Felice

Fortunato prosegue nel corso di “Il Processo alla tappa”: «Stamattina Ivan Basso e Stefano Zanatta mi ha detto di andare in fuga perché avrei vinto. Negli altri giorni ci avevo provato ad andare in fuga, ma senza successo. Sull’ultima salita ho fatto il mio. Sapevo di stare bene in salita, riuscivo a stare con i primi 20. Gli ultimi 3 km erano i più duri e lì potevo fare la differenza. Mi sono accorto di essere rimasto da solo e sono andato avanti così. Questa è la mia prima vittoria da professionista. Voglio ringraziare la Eolo-Kometa. Ringrazio loro, la mia famiglia e la mia fidanzata Veronica».