GIRO D’ITALIA / Le salite di oggi: Bocca della Selva, la magia degli Appennini

Giro d'Italia
I big della classifica generale del Giro d'Italia 2021 in azione sulla salita di San Giacomo ad Ascoli Piceno (foto: LaPresse)
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La tappa di oggi (Foggia-Guardia Sanframondi) prevede la scalata simultanea della Sella del Perrone e della Bocca della Selva, versante di Guardiaregia. Sarà un’unica ascesa perché la Bocca della Selva e la continuazione della salita del Perrone, valico che dista meno di 4- chilometri. Dalla Bocca della Selva il Giro è transitato una sola volta, in passato. Era il 2016, tappa Ponte-Roccaraso. In un pomeriggio di pioggia e vento forte era in fuga un terzetto con un vantaggio di ben 6 minuti. Sulla cima, posta a 100 chilometri dal traguardo, Bisolti precedette il russo Kolobnev e l’albanese Zhupa. La tappa si decise nel finale, con l’offensiva vincente del belga Tim Wellens, che a Roccaraso precedette di 1’19” Fuglsang, Zakarin e la maglia rosa Dumoulin. 

Sulla Sella del Perrone, al confine tra Campania e Molise, il Giro transitò per la prima volta nel: 1984 (tappa Cava de’ Tirreni-Isernia). Il giovane francese Martial  Gayant, compagno di squadra di Fignon, scattò a sorpresa a 52 chilometri dall’arrivo, transitò in testa al GPM e vince la frazione con 19” su Mottet, Saronni e De Vlaeminck, Poco più indietro la maglia rosa Francesco Moser. 

Nel 1988 fu nel corso della tappa Santa Maria Capuavetere-Campitello Matese che il Perrone fu affrontato per la seconda volta. Giornata no per lo spagnolo Pedro Delgado, che perse quasi 3 minuti e abbandonò il sogno di vincere il Giro. Al GPM, posto a 43 chilometri dall’arrivo, transitò il testa il suo connazionale Ángel Ocaña. Fu la salita finale a decidere la tappa: s’impose Chioccioli, staccando di 12” l’americano Hampsten, che avrebbe poi vinto quel Giro, e lo svizzero Zimmermann. Podenzana, accuso un distacco di 1’31”, ma difese la maglia rosa. Quel giorno lasciò il Giro Greg Lemond, ma il suo abbandono era preannunciato.