GIRO D’ITALIA / Le salite di oggi: Sestola, dove sbocciò il talento di Ciccone

Ciccone
Giulio Ciccone sul traguardo di Sestola al Giro d'Italia 2016.
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A Sestola il Giro d’Italia arriverà quest’anno per la quarta volta. Sarà la seconda, tuttavia, in cui la linea del traguardo sarà posta nel centro del paesino del Modenese, a quota 998 metri. Nelle tre precedenti occasioni la corsa rosa si è sempre spinta oltre, pur rimanendo sul territorio comunale.

Esattamente mezzo secolo fa Sestola ospitò per la prima volta il Giro. Era il 30 maggio 1971, decima tappa, che arrivava a Pian del Falco (1350 metri) dopo aver scalato prima il Colle del Cipollaio e il Passo delle Radici. Furono decisivi gli ultimi 4 chilometri e mezzo. A Sestola transitò al comando un drappello di dieci fuggitivi, dal quale presero subito il largo Fuente, Farisato, Eric Pettersson e Pecchielan. «Tarangu» non esitò ad attaccare e il solo a resistergli per un breve tratto fu Farisato, che però ai 500 metri dovette arrendersi. Lo spagnolo si aggiudicò la frazione, partita da Forte dei Marmi, mentre tra i big della classifica non si scatenò la bagarre. La maglia rosa Michelotto giunse a 2’32” assieme a Gimondi, Bitossi, Motta, Van Springel  e allo svedese Gösta Pettersson, che avrebbe poi vinto quel Giro.  

Cinque anni fa Sestola rivelò il giovane Giulio Ciccone, che ottenne il primo successo della sua carriera professionistica. Era la 10ª tappa, partita da Campi Bisenzio, e l’abruzzese fece il vuoto sull’erta finale, imponendosi con 52” di vantaggio sul russo Rovny e 1’20” sul colombiano Atapuma. Nel finale la corsa transitava una prima volta da Sestola e affrontava il Pian del Falco (ai meno 17), dove transitò per primo Damiano Cunego,  per scendere poi a Fanano e affrontare gli ultimi 7 chilometri di salita.    

Nel 2014 si arrivò addirittura al Passo del Lupo (1538 metri), sulle pendici del Monte Cimone (2165), la vetta più alta dell’Appennino settentrionale. La nona tappa, partita da Lugo, registrò il successo dell’olandese Pieter Weening, che ebbe la meglio in volata sul veneto Malacarne. Pozzovivo, a 40”, precedette il gruppo dei migliori (1’08” di distacco) con la maglia rosa Evans. La giornata registrò due illustri vittime: lo spagnolo Landa si ritirò dopo un paio d’ore di corsa, l’olandese Dumoulin crollò ancor prima di giungere a Sestola, accusando alla fine un ritardo di 13 minuti, ed il giorno dopo abbandonò. 

Prima di Sestola si affronterà oggi anche il GPM del Castello di Capineti, sulle colline reggiane, che vanta una sola apparizione al Giro d’Italia. Era l’edizione del 2001, tappa Montecatini Terme-Reggio Emilia. Transitò al comando il colombiano Freddy González, mentre la frazione venne vinta per distacco dal veronese Caucchioli.