GIRO D’ITALIA / Beppe Conti: «Splendido De Marchi, un premio alla carriera. Ineos, pessima gestione di gara: Ganna alzi la voce!»

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La prima tappa di media montagna del Giro d’Italia 2021 regala tantissime emozioni e diverse indicazioni. Bene Bernal, Landa, Vlasov, Ciccone e Carthy. In difesa Evenepoel e Simon Yates. Leggermente in difficoltà Nibali, Sivakov, Hindley e Bilbao. Non bene Bennett, malissimo Almeida, praticamente già fuori dai giochi. E per una splendida nuova maglia rosa del Giro d’Italia, Alessandro De Marchi, c’è quella vecchia di Filippo Ganna che s’inabissa tristemente.

Beppe, cos’ha sbagliato oggi la Ineos?

«Tranne l’ottimo risultato di Bernal, direi che ha sbagliato tutto. Punto primo: ci sono ammiraglie, direttori sportivi, radioline e un corridore esperto come Puccio a gestire le mosse della squadra, e la Ineos cosa fa? Non inserisce nessuno in una fuga così corposa e così facilmente pronosticabile. Incredibile».

Perché far tirare Ganna in maglia rosa quando avrebbero potuto farlo tranquillamente Moscon, Puccio e Castroviejo?

«Sinceramente non trovo una spiegazione valida, un’immagine brutta e insensata soltanto a vedersi. Io ho grande stima di Matteo Tosatto e di Filippo Ganna, ma ribadisco che secondo me una gestione del genere è scellerata. E’ giusto che Ganna si metta a disposizione di Bernal, ma c’è modo e modo: un conto è tirare per 10 chilometri, un conto per mezza giornata».

E la tappa di oggi, per quanto complicata, era soltanto la quarta, nemmeno una delle più proibitive. Tranne Almeida, i favoriti principali sono arrivati tutto sommato molto vicini.

«Ripeto, Ganna è un campione e non può mettersi sempre a disposizione degli altri, anche se gli altri si chiamano Bernal, Kwiatkowski e Pidcock. Però non è tutta colpa della squadra: anche lui deve alzare la voce e farsi intendere. Dopo lo spreco della Sanremo, quello di oggi è stato il secondo: non vorrei vederne un terzo, un quarto e così via…».

La Ineos è la formazione giusta per lui?

«Sì, perché curano le prove contro il tempo, la posizione in sella e i materiali, e perché gli lasciano molta libertà sia per quanto riguarda la pista sia per quel che concerne il record dell’Ora, che il piemontese sicuramente proverà ad attaccare a stretto giro di posta. Continuerà ad essere la formazione giusta per lui a patto che alzi la voce e si faccia intendere».

Comunque la maglia rosa rimane in Italia. Che bel momento per Alessandro De Marchi…

«Un grande premio alla carriera per un’altrettanto splendida persona. Un ragazzo sensibile e battagliero, che non ha mai mollato, né oggi né in passato. Si goda il momento e non pensi troppo alle prossime giornate. Saranno i giorni più belli della sua carriera. E se la forma regge, potrà provare a vincere la frazione che gli è sfuggita oggi».

Per quanto riguarda la generale, invece, brutta battuta di arresto per Almeida. Yates non si è fatto vedere, bene invece Bernal.

«Direi ottimo Bernal, mi ha smentito, non pensavo stesse così bene. Speriamo che la salute lo assista. Bene anche Ciccone, a questo punto è chiaro che il capitano della Trek sarà lui e non Nibali, che oggi ha fatto pure troppo a limitare i danni. Non mi aspetto sfaceli da Evenepoel, mentre credo che Almeida abbia sofferto il maltempo. Yates è rimasto al coperto, è vero, ma se si fosse esposto troppo probabilmente avremmo detto che stava esagerando. Le giornate veramente dure devono ancora arrivare, non corriamo…».