Zanchetta (San Vendemiano): «Corsa dura e spettacolare. Il Muro di Ca’ del Poggio lancerà il vincitore»

San Vendemiano
Il trionfo di Antonio Tiberi a San Vendemiano nel 2020.
Tempo di lettura: 2 minuti

Manca sempre meno al Trofeo Città di San Vendemiano, sesto appuntamento del Prestigio Bicisport 2021. La corsa, una delle poche disputate anche nel 2020 tra mille difficoltà, si svolge nella provincia di Treviso e si riconferma ancora una volta in calendario come una delle gare più importanti a livello internazionale. Ne parliamo oggi con Renzo Zanchetta, uno degli organizzatori, per conoscere di più di questo evento dedicato agli e Elite e agli Under 23 giunto alla 61ª edizione (ex GP Industria&Commercio).

Zanchetta, dopo pochi mesi eccoci di nuovo a parlare del San Vendemiano…

«Ci siamo. E’ tutto pronto per il grande evento. Non è stato facile, ma anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Nel 2020 la corsa è stata spostata a settembre dopo il primo rinvio, ora torniamo finalmente nel nostro consueto spazio di aprile».

Come organizzazione vi siete mossi sull’esperienza dello scorso anno?

«Sì, potremmo dire di sì. Aver corso anche lo scorso anno ci ha permesso di arrivare più preparati, anche se le misure di sicurezza sono più restrittive ora che a settembre. Comunque rispetto alla passata edizione oltre all’arrivo inaccessibile al pubblico e tutte le altre regole imposte dall’UCI e dalla Federazione abbiamo anche predisposto circa 100 tamponi facoltativi a disposizione delle squadre previa richiesta».

Ci descrive il percorso del San Vendemiano 2021?

«Il percorso è lo stesso dello scorso anno. Saranno 179 i chilometri da compiere. I primi 10 giri da 10,8 km sono pianeggianti e non metteranno in difficoltà i corridori. Sarà invece il finale molto duro a darci le risposte. Cinque giri da 10,7 km con due salite da affrontare: Formeniga e Muro di Ca’ del Poggio».

Capitolo squadre. Avete avuto molte richieste?

«Davvero molte e a qualcuno purtroppo abbiamo dovuto dire di no. Da italiani però abbiamo cercato il più possibile di aiutare il nostro movimento, iscrivendo squadre nostre a discapito di una o più straniere. Certamente, essendo corsa internazionale, abbiamo dovuto rispettare le regole degli inviti, quindi avremo al via formazioni come l’Ag2r Citroen, la Lotto, la Qhubeka, le nazionali britannica, slovena e russa, la Israel Cycling Academy e altre».

Chi raccoglierà lo scettro di Antonio Tiberi?

«Difficile dirlo. Certo la Colpack al via avrà Ayuso che ha letteralmente dominato in questa prima parte di stagione. Non sarà facile comunque, il livello quest’anno è davvero alto. Sarebbe bello se vincesse un corridore veneto…»