Longo Borghini, il 4° posto al Fiandre vale il primato nel WorldTour: «Ho fatto il massimo»

Elisa Longo Borghini Brugge-De Panne
Elisa Longo Borghini sul podio per la vittoria del Trofeo Binda. L'azzurra della Trek-Segafredo torna leader del WorldTour dopo il quarto posto conquistato al Fiandre (foto: Ossola)
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Quando la corsa si accende ed entra nel vivo, lei c’è sempre. Dici Elisa Longo Borghini, dici garanzia. Un certificato etico di qualità, grinta, atletismo che poi con quella bellissima maglia tricolore che la campionessa italiana della Trek-Segafredo indossa e difende con grande onore, diventa ancora più fantastico da vedere. Sopra la nostra bandiera, dalla prossima gara, Elisa Longo Borghini tornerà a vestire il simbolo del primato nel World Tour femminile, riconquistato dopo il quarto posto di ieri al Giro delle Fiandre.

L’azzurra di Ornavasso, ha dimostrato di essere migliorata tantissimo allo sprint – suo punto debole in passato – grazie al lavoro svolto e al focus mirato dedicato ai finali infuocati, insieme alla sua direttrice sportiva, Giorgia Bronzini.

Elisa Longo Borghini: al Fiandre un quarto posto agrodolce che vale il primato nel World Tour

Elisa è un po’ dispiaciuta per il finale: «Ho sentimenti contrastanti perché speravo davvero che il gruppo dietro con Lizzie (Deignan) ed Ellen (van Dijk) rientrasse. Ho avuto indicazioni di non collaborare con le altre, ovviamente perché sono la più lenta del gruppo» ha dichiarato Elisa. «Se Lizzie fosse stata lì, avremmo potuto effettivamente giocarci il podio».

Sul fronte della prestazione globale e collettiva, non si può negare però che la Trek-Segafredo sia sempre protagonista e le atlete non si tirano mai indietro: «Abbiamo fatto una gara forte e come squadra ci siamo mosse bene. Mi dispiace soltanto per il quarto posto, ma guardiamo avanti. Il Paterberg è stato duro. Annemiek è partita e a un certo punto ho pensato di poter rientrare sulla sua ruote. Invece ha aperto il gas ed è andata via».

In chiusura un commento sulla maglia di leader del World Tour che torna sulle sue spalle: «È sempre bello indossarla. Dimostra il valore della nostra squadra. Grazie a tutte le mie compagne».