La magica avventura di Jonathan Milan a 20 anni nell’Inferno del Nord: «È come un sogno»

Jonathan Milan in ricognizione sulle strade del Grande Nord. Domani il debutto al Fiandre per il giovane della Bahrain-Victorious
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Se ci avventurassimo nell’arte, sarebbe Masolino, il maestro, insidiato dall’allievo Masaccio. In letteratura, la borghesia puritana contestata dalla beat generation. Restando terra-terra, è indiano contro cowboy, la berlina contro il fuoristrada, il velluto classico contro il jeans, l’hotel cinque stelle contro la vacanza in camper. È insomma Jonathan Milan vs il Fiandre: la leggenda contro la cronaca che vuol farsi storia, l’istituzione contro la spinta sovversiva, la regina che dà la caccia a Biancaneve. Un nuovo grande classico da conservare gelosamente nel baule dei ricordi, come la VHS del cartone animato che mamma e papà hanno scelto per iniziare a farti conoscere un mondo a colori. Jonathan Milan ha concluso da pochi minuti l’ultima seduta di massaggi prima della grande partenza. Felice, motivato e determinato. I genitori, Flavio ed Elena lo hanno consegnato al “mondo delle Classiche” con “Fai il bravo!”. Un sorriso e via. Il sogno di Milan sta diventando realtà! Su quibicisport.it la vigilia del Giro delle Fiandre vissuta dal giovane talento friulano della Bahrain-Victorious.

Prima “Campagna del Nord” della tua carriera: Jonathan sei emozionato?

«Sono un po’ le gare che ho sempre visto in tivù e ho sempre sognato di correre. Sono emozioni molto contrastanti, sia da fatica che di puro piacere. Il fatto di correrle è aver raggiunto un obiettivo. Adesso lo step sarà un altro: sono molto contento, sono ottime esperienze quelle che sto facendo perché sto imparando molto. Il modo di correre è, come mi aspettavo, ovviamente diverso e le cose stanno andando molto bene».

Domani il Fiandre: pronto?

«È una gara molto lunga e molto importante. Cercherò di stare tranquillo e di dare il 100% per aiutare il più possibile la squadra. I ragazzi mi stanno aiutando molto: mi danno consigli e sono fondamentali nella spiegazione sul come muovermi in gara e sulla gestione e abbiamo provato insieme alcuni muri del Fiandre».

Alla Bahrain-Victorious con chi hai legato di più? Chi è il tuo compagno di stanza in trasferta?

«Io per il momento sono rimasto in camera, tra una cosa e l’altra, solamente con Sonny (Colbrelli, ndr) e con Damiano (Caruso, ndr). Devo dire che mi trovo molto bene con Sonny e mi sta dando ottimi consigli».

E3 Saxo Bank e Dwars Door Vlaanderen: Colbrelli che indicazioni ti ha dato?

«Sembrano sciocchezze, ma rappresentano dettagli non trascurabili: mi ha detto di correre davanti, di cercare di non arretrare per evitare di dover inseguire le prime posizioni del gruppo. Mi ha detto di stare tranquillo e se dovesse capitare qualcosa, di non agitarmi perché io sono uno che è sempre un po’ nervosino e con un po’ di ansia. Penso che ogni consiglio è ben accetto».

Da casa, i tuoi genitori, con quali parole ti hanno consegnato al “mondo delle Classiche”?

«Mi hanno detto “Fai il bravo” (ride, ndr). Sono molto contenti per me. I genitori vogliono sempre il meglio per i loro figli e loro sono super contenti per me e che sia riuscito a raggiungere uno dei più grandi obiettivi che mi ero prefissato. Adesso sta solo a me averne altri e continuare a raggiungerli».

Caschetto, guantini, occhiali, il dorsale ufficiale: il Fiandre di Jonathan Milan inizia. Un mix di sensazioni incredibili.

«Io sono solitamente agitato prima della partenza. Poi quando parto è come dire “Pam, siam partiti, via!” e mi rilasso ancora di più. Si cerca sempre di dare il meglio. Sarà una grande esperienza e non vedo l’ora che inizi».

La magica avventura di Jonathan Milan al Giro delle Fiandre… CONTINUA!