Watt e battiti alla Strade Bianche: i numeri dicono che Van der Poel è un extraterrestre

Mathieu Van der Poel Strade Bianche 2021 arrivo Piazza del Campo
Mathieu Van der Poel trionfa in Piazza del Campo a Siena: la Strade Bianche 2021 è dell'olandese, numero pazzesco! (foto: LaPresse/Fabio Ferrari)
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In cattedra c’è il professor Mathieu Van der Poel e tutti sono ai suoi piedi per imparare la lezione e prendere appunti. “Per vincere le gare importanti, devo iniziare a correre con la testa“, detto fatto. Sabato pomeriggio alla Strade Bianche, nello scenario incantevole delle crete senesi, è arrivata una nuova dimostrazione di superiorità nell’università delle Grandi Classiche: una materia che ha imparato a maneggiare con ottimo profitto. Un magnifico atleta: il suo stile è un mix di classe, esuberanza fisica, intuizione. Quando la corsa si è accesa le sue gambe non hanno tremato: l’olandese volante va via e lascia gli altri a stringere i denti nel tentativo disperato di restare agganciati alla sua ruota. Vederlo vincere, un’esperienza al limite dell’incredibile. Come i suoi numeri. Leggerli, analizzarli e commentarli a due giorni da un’autentica impresa diventa anche chiedersi dove siano i gradi di separazione tra lui e il resto del mondo. Che potenza normalizzata ha avuto MVDP durante la gara? Fin dove si è spinto per staccare sullo strappo finale Alaphilippe e Bernal? Scopritelo su quibicisport.

Van der Poel: i numeri della Strade Bianche

La potenza normalizzata – ovvero la stima del wattaggio di un atleta calcolata nell’arco di una gara o un allenamento – di Mathieu Van der Poel, durante i 168 km del tracciato toscano per un totale di quasi cinque ore di sforzo complessivo, è stata di 389 watt. I numeri che “spaventano” di più e che spiegano il profilo di corridore di cui stiamo parlando, sono quelli dell’ultimo terzo di gara: a 60 km dall’arrivo 439 watt, ma soprattutto 738 watt nel settore di strada bianca Le Tolfe. Il ciclocross fornisce una preparazione diversa, completa e insegna ad andare a tutta per un’ora e più, dinamica che su strada ormai si verifica raramente vista l’eccesiva tattica. E così lo strappo finale verso Piazza del Campo è alla dinamite: venti secondi di adrenalina pura a 1004 watt di media – con un picco di potenza stimabile intorno ai 1300 watt – con pulsazioni massime pari a 186. Extraterrestre.

È la multidisciplinarietà che apre una faglia enorme tra l’Ancien Regimè del ciclismo e i giovani campioni di uno sport sempre più totale. Come il Totaalvoetbal degli Oranje di Van Basten, erede dell’accademia olandese e di numeri paranormali. Da un figlio e nipote d’arte, cosa possiamo aspettarci ancora? Godiamocelo senza calcoli, fino all’ultimo metro.